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Category Of Strettamente personale

  1. dicembre 13, 2020

    Albero

    • Strettamente personale
    Albero

    Ore 9.40. Prima di uscire stamattina, inizio il nuovo libro che mi sono regalata. Arrivo a pagina 13, devo chiuderlo di botto. Ho un dolore all’imbocco dello stomaco. Forte. Mi viene quasi da vomitare. Porcatroia. Parla a me, parla di me. Quelle 86 righe sono un pugnale nel cuore. Comincio a piangere, non riesco a smettere. Avrei potuto scriverle io. È esattamente come mi sento ora, quello che sto vivendo. E che non so come spiegare. Non so se poi per il protagonista ci sia spazio ancora per l’amore. Non son riuscita a proseguire. Sono uscita di casa con un senso di inquietudine, di malessere che mi ha accompagnato per gran parte della giornata. È stata una giornata perfetta, poi. Piena di risate, di felicità, di piccole cose. Ore 21.40. Sono sul letto, occhi vitrei sul soffitto. Dal salotto canta Calcutta. Ritorna il malessere. Ripenso a quelle 86 cazzo di righe. Che poi – fanculo – me l’hai consigliato tu.…

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  2. dicembre 6, 2020

    Io sono il Natale

    • Strettamente personale
    Io sono il Natale

    Sapete come si fa a scacciare un pensiero brutto? Semplice, con un pensiero bello. Spesso ci crogioliamo nel dolore, perché amiamo poter lamentarci di quanto sia meschina la nostra vita, senza poi in realtà far nulla per cambiarla davvero. Oggi era il 6. Ma non un 6 qualunque. Il 6 di dicembre, il tuo mese, il nostro mese. Un anno dacché Shibu ha rischiato di morire, 4 mesi dacché tu sei morto. Davvero. A volte mi sveglio e mi dico: tra poco si sveglierà anche lui. Ma quel momento non arriva mai. Sai, quaggiù stanno cercando di rubarci il Natale in nome di un bene superiore. Ma in questo momento il mio bene superiore sarebbe avere qui con me la mia famiglia, che sei tu. Che eri tu. Oggi avremmo fatto l’albero e il presepe insieme. C’è stato un momento in cui mi son detta: “Non farlo, non hai nessun cazzo di motivo per farlo”. Ma poi oggi, un richiamo…

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  3. dicembre 2, 2020

    Sta arrivando Natale

    • Strettamente personale
    Sta arrivando Natale

    Ho sempre amato molto dicembre. Era Natale, era famiglia. Quest’anno ci sono arrivata sui gomiti, sputando sangue. E l’idea di fare tutte quelle cose belle, che significavano felicità, mi faceva venire il vomito. Mi son detta: che cazzo lo fai a fare l’albero, se poi sei sempre sola sul divano, come tutte le altre sere? E che senso ha fiondarsi adesso nei negozi a fare i regali, se finora ti han levato la voglia di vivere? Però poi la vita lo sa cosa c’è in fondo al tuo cuore e decide di farti dei regali immensi perché proprio non può accettare che tu sia triste nel mese più bello dell’anno. E allora, ecco che stamattina mi sono svegliata felice perché finalmente sono uscita per un appuntamento di lavoro. E poi nevicava, dei fiocchi bianchi, giganti. Mi sono fermata nel parco e come quando ero bambina, ho chiuso gli occhi, ho aperto la bocca e ho gustato quei piccoli cristalli di…

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  4. dicembre 1, 2020

    Senza vergogna

    • Strettamente personale
    Senza vergogna

    Nella vita ci vergogniamo di tante cose. Chi di ciò che pensa, chi di ciò che ha fatto, chi delle proprie idee, chi del proprio corpo. C’è stato un momento della mia vita in cui sono appartenuta a quest’ultima categoria. Sono arrivata a pesare quasi 90 kg: mi rifugiavo nel cibo perché vedevo Teo deperire, così mangiavo per due perché inconsciamente pensavo di nutrire anche lui. Ero pesante, affaticata, rallentata. Poi qualcosa è scattato: Teo non migliorava, io intanto morivo. E allora ho deciso di fare qualcosa per me. Ho preso coscienza di essere troppo e ho capito che amarmi significava avere cura di me e del mio tempio. Oggi non sono una silfide, ma riesco a guardarmi allo specchio senza vergognarmi. E riesco anche a mostrarmi senza pensare che possa apparire ributtante. Il nero lo indosso solo quando voglio sentirmi seducente e non più per mascherare. I tubini non mi sembrano più così sbagliati addosso a me. La scollatura…

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  5. novembre 18, 2020

    Per fare a meno di te

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    Per fare a meno di te

    Mi hanno chiesto di te. Di rendere più tangibile la tua presenza. Se avevi lasciato qualche altro tuo scritto, qualche altro pensiero da poter condividere con altri. Ci sono. Altre cose tue, altri scritti, altri pensieri. Appena successo, sono andata nel tuo studio e ho rovistato dappertutto, mi sono intrufolata nella tua mail e nel tuo Dropbox: c’è dentro un mondo. Ho trovato anche delle lettere per me, scritte a mano, legate con un nastro, chissà quando me le avresti volute dare… Perché non avevano l’aria di essere state lasciate per essere trovate. Comunque. Ho trovato tanto altro, tanto che non so da che parte girarmi. Tanto che non so che ci devo fare. Tanto che da subito, presa dall’entusiasmo, ho detto: “Pubblicherò tutto”. Ma adesso che nella notte più scura, mi prende spesso una fitta al cuore e alla pancia, io nel tuo studio non riesco nemmeno più a entrarci. E non riesco nemmeno più a scendere in taverna,…

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  6. novembre 6, 2020

    Tre mesi

    • Strettamente personale
    Tre mesi

    Un altro 6 sul calendario. 3 mesi che non ci sei più. Una data che coincide con l’ennesima prova: oggi è cominciato il secondo lockdown. Il primo ero confidente, non sapevo a cosa andavo incontro, ma c’eri tu a dirmi che tutto sarebbe andato bene. In questo sono completamente da sola. Prima dovevo proteggere te da un virus malefico che ti avrebbe compromesso, ora di proteggermi dal virus non me ne frega un cazzo; mi interessa di più arrivare integra alla fine di questo cammino. Che poi chissà quando arriverà, questa fine… A me interessa arrivarci ancora fedele a me stessa. Arrivarci con quell’entusiasmo, quella voglia di vivere, che nonostante tutto non ho mai perso. Durante il primo lockdown la novità mi ha dato linfa e spinta: ho fatto nuovi progetti, ho sognato, ho segnato sulla mia agenda dei desideri. Appena si è potuto, ho dato concretezza a ciò che fino a quel momento era rimasto solo in potenza. Ora…

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  7. ottobre 25, 2020

    Io sono sola

    • Strettamente personale
    Io sono sola

    Sono qui sul divano sola, fisso il vuoto, inebetita, anestetizzata. Non sento più nulla. L’altra sera guardavo le scene più crude di “Ratched” e non provavo nulla, né paura né ribrezzo. Ho chiesto alla mia migliore amica se fossi diventata insensibile. Insensibile no, stanca forse. Sembro forte, no, lo sono. Ma mi sono rotta il cazzo. E adesso che vorrei solo essere fragile e piangere e urlare, il dolore non mi scende dagli occhi. Perché non me lo posso permettere. Perché non ho nessuno qui al mio fianco che mi può sorreggere se mai avessi un crollo psicologico, se mai dovessi svenire, se mai dovessi vomitare. Perché chi mi ama potrebbe venire qui al mio fianco solo per comprovate esigenze, portando alcool entro le 18 e andandosene alle 22.59. Però il mio bisogno di essere fragile non è una comprovata esigenza, no. E devo mandare avanti la casa e pagare le bollette, ma non posso uscire di casa se non…

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  8. ottobre 23, 2020

    Ascolta il tuo cuore

    • Strettamente personale
    Ascolta il tuo cuore

    Mi manca da morire il contatto fisico. Non sono un’abbracciona, ma se decido di ammetterti nel mio spazio prossemico, allora ti voglio accogliere totalmente. Voglio aprire le braccia e donarti il mio calore. Voglio sentire i nostri cuori che battono all’unisono. O il mio in battere e il tuo in levare. E se non siamo così intimi, quantomeno voglio stringerti la mano, sentire se la mia energia è in armonia con la tua. O scambiare i canonici due baci, quelli che mescolano gli odori e ti dicono se di quella persona puoi fidarti. Gli abbracci che davo e ricevevo avevano il potere di riattaccarmi insieme. Non poter abbracciare mia sorella, gli amici, una collega che non vedo da tempo, mi toglie qualcosa. E adesso che avrei bisogno di ricompormi, di sentirmi intera, la vita ancora mi strappa brandelli di cuore. Come faccio a individuare la strada da seguire, se non posso ascoltare il mio cuore? Ma non in senso letterale,…

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  9. ottobre 21, 2020

    Tenetevi strette le vostre piccole cose

    • Strettamente personale
    Tenetevi strette le vostre piccole cose

    Avevo bisogno di un pensiero felice prima di addormentarmi ieri notte. Me ne sono arrivati migliaia, che mi hanno cullato tutto il giorno. “Ditemi una cosa positiva di questo 2020”, vi ho chiesto. A dispetto di quanto potessi credere, ho visto più persone positive di quanto pensassi. Chi ha partorito in piena pandemia, chi si è sposata, chi ha ritrovato se stessa, chi l’amore, chi ha imparato ad apprezzare il silenzio, chi ha capito l’importanza di avere tempo, chi quella di avere una famiglia… Siamo “gente che spera, cercando qualcosa di più in fondo alla sera”, per dirla come vent’anni fa. È bello avere speranza, perché ti fa credere di non poter perdere mai, al massimo impari. Ne so qualcosa, io, che ho continuato a sperare anche quando non c’era motivo apparente per farlo. Ho continuato a credere che ce l’avrei potuta fare anche da sola. Ma ora sto vacillando. E non perché non credo più in me stessa. Ma…

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  10. ottobre 17, 2020

    Covid-19 e solitudine

    • Strettamente personale
    Covid-19 e solitudine

    Son stati giorni difficili, pesanti. Il Covid-19 ha sfiorato molto da vicino la mia vita e mi ha fatto pensare. Adesso che la minaccia di un nuovo lockdown ricomincia a farsi pressante, mi è salita una certa ansia. La precedente chiusura è stata pesante, ma un sogno, perché c’era Teo con me. Ora se ricapitasse, sarei completamente sola in una casa troppo grande. Io sto bene da sola, ma se posso scegliere di esserlo. Già la vita mi ha precluso la possibilità di continuare a vivere con chi amo. E faticosamente sto cercando un mio equilibrio per essere quantomeno serena. Ora spero non infierisca. Perché la solitudine è una benedizione se scelta, se imposta è una prigione. Pensiamoci.…

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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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