Se moriste adesso, sareste felici della vostra vita? È una domanda che mi porto dentro da tanto. Me l’hanno fatta l’altro giorno. Ci ho pensato. Ci penso da sempre. Mi son guardata allo specchio. La vedete questa faccia? Sul sopracciglio c’è la cicatrice dell’altalena che ho preso in faccia da piccolina, sotto gli occhi ho delle borse che abitano lì dalle mie notti insonni, ai lati degli occhi cominciano a comparire le prime rughe, in testa i primi fieri capelli bianchi. Nella mia espressione riconosco il volto di mia madre…
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Il mio 2020
L’abbiamo sempre fatto, ogni 31 dicembre. Ho voluto farlo anche quest’anno. Non per farmi del male, ma per celebrarlo. Davvero. Nel mio #bestnine2020 ci siamo noi, ci sono Nara e Shibuya, c’è la nostra famiglia, ci sono i nostri sorrisi, ci sono i tuoi sorrisi. Ci sei tu, ci sei tu che non ci sei più. Ci sono io, cazzo, io. C’è così tanto amore che annebbia la vista. Non c’è tristezza. Non c’è rabbia. C’è così tanta riconoscenza. C’è gioia. C’è amore per la vita. Non sei più qui…
Matta e felice
Sapete perché noi grandi facciamo fatica a vivere? Perché abbiamo perso il nostro lato bambino, quello scevro da schemi e sovrastrutture. Prima di fare qualcosa pensiamo sempre se sia giusta o sbagliata. I bambini fanno quello che sentono, vivono istante per istante. A me la malattia e la sofferenza hanno sollevato il velo dagli occhi: non riesco più a vivere senza inseguire la mia felicità. Così stamattina sono corsa senza ombrello nel parco, rincorrendo i fiocchi di neve e mangiandoli, con la bocca aperta, come se avessi di nuovo cinque…
Costruttori di sogni
È un periodo di merda, senza perifrasi. Tutto chiude, tutto involve, tutto fa paura, tutti han paura. Niente dura, niente progredisce. Eppure in questo momento di cemento, vedo un moto di resistenza. Un fiore dallo stelo fragile che cerca di bucare la coltre di asfalto che lo opprime. Tanti giovani, tanti colleghi che non si fermano all’apparenza, ma progettano, ideano, creano, rilanciano. Nel primo lockdown si son fatti venire delle idee, nel momento dell’allentamento ci hanno lavorato, e ora, nonostante la stagnazione, vanno avanti, senza paura. Non ho mai discusso…
Respirare senza affanno
Il cancro mi aveva già insegnato a vivere giorno per giorno. Il Covid-19 ha sparigliato le carte e mi ha insegnato a vivere secondo per secondo. Non si possono più nemmeno fare programmi da qui a domani: dire “A settimana prossima” sembra darsi appuntamento a fra un anno. Continuo comunque a programmare l’agenda per la settimana seguente ogni domenica sera: mi dà un senso di normalità, mi placa l’ansia, anche se novembre è tornato a essere quasi bianco. Così queste 24 ore di fuga dalla realtà mi sono sembrate una…
Il contenuto della bottiglia
È passato settembre, il lunedì dell’anno. Un mese che da sempre mi fa paura perché è il mio Capodanno. Quest’anno mi terrorizzava. Tante, troppe cose da fare. Senza di te. Il 31 agosto stavo male all’idea. Il 1 settembre però è arrivato lo stesso, perché il tempo se ne fotte di quello che senti tu. Il 2 settembre avevo già capito che il trucco era fare. Fare senza stare troppo a pensare. Il 30 settembre è arrivato in un baleno. E solo ieri sera addormentandomi ho realizzato di quante cose…
Un altro giorno insieme
Ieri sera son tornata a casa dopo 6 giorni splendidi ed ero triste e un po’ in ansia per la settimana che doveva iniziare. Ma poi ho trovato un pacco. Di Mondadori. Per Teo. Già sapevo cosa conteneva, così mi sono affrettata ad aprirlo. Ed eccolo. Finalmente il libro arancione. Il suo libro, il suo capolavoro. L’ho stretto forte a me, ho pianto d’emozione. Perché lui avrebbe tanto voluto esserci in questo momento, il traguardo di una vita. Ma ci sono io. Che da quell’istante in poi non ho più…
Sei nel cuore
Amore mio incrollabile, oggi ti son venuta a cercare ancora una volta nel silenzio perché è lì che ti trovo. Davanti la casa degli zii c’è una grande e imponente quercia, da cui si vede tutto il cielo. Ti ho scorto nelle nuvole e nell’azzurro. Poi camminando, nel verde della campagna e nella casa gialla e arancione. Poi nella pace del cimitero. Infine, tornando indietro, ho fatto partire la playlist che ti ho dedicato e alle prime note di “To build a home”, ecco che sei comparso: una farfalla, dopo…
Il senso della vita
Ieri sera a Temptation island (ebbene sì, lo guardo, è il mio guilty pleasure), Pietro, il fidanzato di Antonella Elia, l’ha più volte umiliata, rivelando cose intimamente private, come la sua paura di rimanere sola e di non lasciare alcuna traccia, se dovesse andarsene. “Io almeno qualcosa ho fatto, rimarrà la mia discendenza. Ma lei? Senza figli è arida”, continuava a ripetere. Lei è rimasta impietrita. Io ho pianto. Ho pianto perché al di là se sia vera o meno la scena, ho pensato che una simile pugnalata è peggiore…
Il regalo più bello
È da tempo che sono in viaggio, sì, ma dentro di me. Mi dicono: sei cambiata, non sei più tu. Eppure non sono mai stata così me stessa. Ho smesso di nascondermi, mi sono fatta un regalo: si chiama consapevolezza.…