Se si cerca sul dizionario, la definizione per questa parola è: “Minima quantità o frazione di tempo, considerata nella sua durata, ovvero attimo, istante, secondo, minuto”. La nostra vita è fatta di momenti, ma quanti davvero ne viviamo, quanto ne sprechiamo invece?
Questa settimana sono stata coinvolta nel progetto social per lanciare il nuovo libro di Valentina Camerini, “Il secondo momento migliore”, uscito proprio l’altro giorno, che parla di quel “secondo momento migliore”, quel momento in cui ci ridestiamo dalla nostra vita ormai organizzata, strutturata, ordinata, e ci ricordiamo di quando eravamo ragazzini e dei sogni che allora facevamo. Di quando, magari adolescenti, immaginavamo come sarebbe stato il nostro futuro, la nostra vita, mentre ora, quella vita, la stiamo vivendo.
Mi è stato chiesto di rispondere con un tweet alle domande: quale vita sognavi per te da adolescente? Qual è stato il tuo “secondo momento migliore”? E non ho avuto dubbi: a vent’anni sognavo di diventare quello che sono oggi, ovvero una persona innamorata del suo lavoro e della sua vita, e il mio secondo momento migliore? Be’, quello in cui il mio Amore è rinato a nuova vita dopo la malattia, ancora una volta è riuscito a uscire dall’angolo e a vincere la battaglia, senza perdere il sorriso smagliante che lo contraddistingue da sempre. Con lui sono rinata anch’io, perché ho capito che non c’è tempo da perdere, che ogni attimo è prezioso, che ogni momento è un dono e non va sprecato, perché chissà se ce ne saranno altri.
E voi, qual è stato il vostro momento migliore? Perché nella vita tutti noi abbiamo un momento migliore, e se siamo troppo ciechi o indaffarati per coglierlo, viverlo o capirlo, la vita ce ne offre anche due. Impariamo ad aprire gli occhi, a smettere di lamentarci per ogni cosa e a vivere ogni momento come se fosse l’ultimo, solo così sapremo dare il giusto valore alle cose e alla vita che ci scorre a fianco, senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Un giorno, in un film sentii una frase che recitava più o meno così: “Nella vita non contano i momenti che il respiro te lo danno, ma quelli che il respiro te lo tolgono”: vi auguro di vivere sempre senza fiato, di urlare continuamente di gioia, di emozionarvi a tal punto di non riuscire a trattenere le lacrime e di riuscire a trasformare ogni momento in un attimo che vale la pena di essere vissuto. Perché è possibile, se solo lo vogliamo.
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