Mi son svegliata stamattina e già avrei dovuto capire che sarebbe stata una giornata felice. Ho aperto gli occhi, ho guardato la sveglia: sono riuscita a dormire fino a tardi, le bimbe erano ancora addormentate. Sono rimasta nel letto, sotto al piumone per un’ora, non mi capitava da secoli. Dio, che bella sensazione. Primo regalo di Natale. Tè, telefonate delle mie amiche più care, auguri. Mi metto a lavare i piatti, il mio momento di ricongiunzione. Credo di essere l’unica a cui piaccia, quei movimenti meccanici, senza senso, mi aiutano a rimettere in ordine i pensieri. Accendo la mia playlist. “Listen to the wind blow, watch the sun rise”, fuori tira vento davvero, la canzone perfetta. Secondo regalo. Me la godo fino in fondo. Il giro di basso mi percuote le viscere. Dio, che bella sensazione. Vedo mia sorella. Scartiamo i regali. È così che a Natale si misura l’amore, no? Io l’ho sempre misurato in persone. Mi manca qualcuno,…
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Siate luce
“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”. Giovanni 1, 9 Sapete qual è stato il complimento più bello ricevuto quest’anno? Tu illumini, porti la luce, mi dissero. Che voi crediate o no, che pensiate che sia Babbo Natale o Gesù Bambino a portare i doni, che preferiate credere nella forza di una preghiera o di un pensiero positivo, non importa: non potete non credere nella forza di un sorriso. Un sorriso disinnesca la cattiveria e la negatività, contagia chi lo riceve e invoglia a sorridere, illumina la giornata, aiuta a superare le difficoltà, minimizza i problemi, accende la voglia di vivere, rende leggera l’anima. Tutti abbiamo dentro di noi la luce, anche quando tutto intorno è buio. Basta non lasciare che la cera smorzi quel piccolo lumicino che è la nostra speranza. Di poter cambiare le cose, di poter fare la differenza. Abbiamo tutto ciò che serve dentro di noi per fare di questa Terra…
La magia del Natale
Sono le 18.30 dell’antivigilia e sono ancora al pc a lavorare. È stata una giornata di imprevisti da risolvere, di telefonate non risposte, di lavori monotoni, così come nelle ultime settimane. Niente a che fare con il Natale, insomma. Eppure. Proprio oggi ragionavo sulla magia di questo periodo: le luci accese, il camino che riscalda la casa, i regali sotto l’albero, le musichette che riempiono l’aria di gioia… Sembra facile vedere la magia, eppure tanti sono ciechi a questo richiamo. Perché forse non basta. Non basta cercare di crearla, la magia bisogna averla dentro nel cuore. E se il cuore è schiacciato da un macigno che ne rallenta il battito? Allora bisognerà volerlo un po’ di più. Oggi una mia amica mi scriveva che anche quest’anno il Natale non lo sente perché ha il cuore pesante. Non può immaginare quanto la capisco: il mio cuore ultimamente è affaticato e mezzo azzoppato dalle mille preoccupazioni, eppure proprio questo mi ha spinto…
Il miracolo del Natale
E così anche quest’anno è Natale. Che ci crediate o no, è bello che sia così: quantomeno è una certezza, torna sempre e puntualissimo, il 25 di dicembre. Torna anche se non vi piacciono le feste, torna anche se non credete in Gesù Bambino, torna anche se state soffrendo, torna anche se siete incazzati, torna anche se non avete motivi per festeggiare. Torna, e in questo mondo così precario, che bello sapere che qualcosa o qualcuno torna sempre per noi. Quest’anno ho rischiato di appartenere alla schiera appena descritta: all’inizio dell’Avvento ero davvero incazzata nera, e già stanca, prima di cominciare a lottare. Sentire la parola cancro per l’ennesima volta nella storia di un ragazzo di appena 33 anni e per l’ennesima volta sotto Natale non è un rospo facile da ingoiare. Eppure. Ho passato i primi tempi a urlare contro il cielo e a chiedere: “Ehi, che cazzo, ce l’hai con me? Ce l’hai con noi? Che ti abbiamo…
Caro Babbo Natale…
Caro Babbo Natale, eccomi qua! Mi ero ripromessa di scriverti prima, ma tra lavoro, impegni vari, cene e incontri, non son riuscita. Poco male, quello che voglio chiederti è qualcosa che mi puoi portare con calma, non per forza il 25. Quello che ti chiederò ha poco o nulla a vedere con le cose materiali, non mi sono mai interessate molto, non si diventa ricchi con quello. Quindi, lasciami dire, che forse la mia lista è un pochino più impegnativa: perché a portarmi il nuovo iPhone mi sa che ne sei capace, ma come si fa quando si tratta di cambiare i cuori delle persone? Be’, comunque io ti scrivo lo stesso le cose che vorrei, vedi te cosa riesci a fare. Partiamo dalle cose semplici: vorrei che le persone la finissero di vivere con la tecnologia attaccata al culo! Con la scusa del lavoro, passano tutto il tempo appiccicati all’iPhone o all’iPad, salvo poi sbirciare e scoprire che…
Un Natale con… l’anima
A voi, mie anime gemelle. È chi sta fuori in macchina ad ascoltarti e a farti sfogare per ore e ore, nonostante l’indomani ci si debba alzare presto per via del lavoro. È chi dice esattamente le cose che volevi sentirti dire, ma che non avevi il coraggio di pensare. È chi pronuncia la tua stessa frase nello stesso momento in cui la stai pronunciando tu. È chi ti legge nel pensiero e capisci come stai solo dallo stile di scrittura usato in chat. È chi ama le stesse cose che ami tu: la magia del Natale, le decorazioni fuori dalla porta, il cd a tema, le luci in paese, l’alberello e il presepe. È chi condivide il tuo stesso percorso di vita, le stesse difficoltà, le stesse paure. È chi mentre tu gli fai uno squillo o lo stai chiamando, lui sta facendo lo stesso, facendoti trovare occupato. È chi ti manda il messaggio del buongiorno, solo per farti…
Basta poco per fare Natale
Ho vissuto giorni pesanti ultimamente. Momenti in cui il mio animo era triste, rassegnato, arrabbiato, in cui non sentivo il Natale. E non è bello, per due motivi: il primo perché il Natale è la festa della famiglia, della gioia, della speranza, dell’ottimismo e non sentirlo significa avere il cuore indurito e preoccupato, per questo pesante; il secondo, perché avere perso le speranze in qualcuno o qualcosa vuol dire un po’ essere già morti dentro, e allora è questa la vera fine del mondo, altroché i Maya. Però nell’ultima settimana qualcosa è cambiato. Sentirlo sorridere al telefono. Vederlo ributtarsi nei suoi progetti. Un compagno di squadra che ti conosce da tre mesi, ma si accorge che non sei la solita e ti chiede come stai. I ‘vecchi’ compagni di squadra che ti fanno sentire la loro vicinanza. Una festa di compleanno a sorpresa riuscitissima e lui che aveva gli occhi a sorriso. Un bacio sulla testa da papà, inaspettato perché…