Ognuno ha i suoi modelli cui ispirarsi. La mia eroina non sta sui libri di storia, ma è stata e continua a essere una femminista a modo suo. Si chiama Carrie Bradshaw e quando comparve sugli schemi 23 anni fa, io ero ancora troppo piccina per coglierne il senso. Recuperai qualche anno dopo e ne rimasi folgorata: è grazie a lei, se ho deciso di seguire il mio cuore, diventando giornalista di costume e abbandonando un posto sicuro in Comune. È grazie a lei se ho speso millemila euro in scarpe, borse e vestiti. È grazie a lei se ancora oggi sogno di avere la mia rubrica sull’amore e il sesso su un quotidiano o una rivista (e l’avrò, lo so). Anni fa la mia allora caposervizio – oggi carissima amica -, intuendo la mia affinità col personaggio di Sex and the City, mi fece uno dei regali più belli mai ricevuti: la catenina col mio nome in corsivo, identica…
Tag Of sogni
Un regalo per me
Amore mio puro, ricordi quando un mese fa son tornata a casa dal viaggio stampa a Desenzano del Garda? Ti parlai in modo entusiastico di un posto dove volevo assolutamente portarti: non avresti apprezzato il vino, ma di sicuro la natura, il paesaggio, l’atmosfera. Ecco, quando per una strana concatenazione di eventi, sono riuscita a portare qui i nostri amici, avevo il cuore che mi traboccava di gioia. Era un regalo per Tico, ma in realtà il regalo l’hai fatto tu a me. Perché so che hai fatto in modo che io potessi trovarmi qui, anche senza di te. Perché era un mio piccolo sogno, e tu amavi realizzare anche questi per me. Così mi son vestita come se avessi dovuto venirci con te, con il body che abbiamo comprato insieme negli ultimi giorni e che mi dicevi starmi benissimo. E ti ho cercato tra le nubi acquerello. Sorridendo a ogni sorriso. È stata una serata perfetta. E tu eri…
Nuovo nato in casa FavoLosa
Circa un anno fa abbiamo concluso il tour di “Piccole fiabe per grandi guerrieri”. Poi è stata salita, 30% di pendenza a 4000 mt d’altitudine. È mancato l’ossigeno per tutto il tragitto, letteralmente. Il tumore ha cercato di costringere Teo alla resa a più riprese, poi il Covid ha cercato di metterlo ko. Nel mentre, qualcuno ha tentato più volte di nuocere alla nostra felicità, facendo del male alle nostre cucciole. Ma Teo è ancora qui. Le nostre bimbe anche. Io mi reggo in piedi a stento per tutte le botte, ma ci sono. Oggi alle 14.30 ha suonato il campanello. Il corriere. “Il corriere a quest’ora?”. Un piego libri per Matteo Losa: “Urgente”. Lo tocco. So cos’è. Lo apriamo insieme. Eccolo. È lui. La copia staffetta del suo nuovo libro. Esiste. Esisterà. Teo ha scritto questo libro in un anno, l’anno più brutto della sua vita. Un anno è poco per scrivere un romanzo di quasi 400 pagine, tra…
Il viaggio più bello
“Se oggi finisci presto di lavorare, mi porti a fare un giro in campagna?”. Teo non mette piede fuori di casa da 6 mesi, ben prima del lockdown, da quando i suoi polmoni si son rivelati troppo fragili per poter star nel mondo. Così oggi quando me l’ha chiesto, non ho potuto non esaudirlo: ho chiuso il pc alle 17, ho preso la sua mano e l’ho portato a rivedere i suoi luoghi del cuore. I profumi del bosco, quelli del grano, anche l’olezzo del letame appena sparso, tutto sembrava più bello. “Sai, mi devo preparare per tornare a Tokyo… Tutti i sogni che ti propongo è perché son sicuro di poterli realizzare”. Piano piano, un passo alla volta, abbiamo fatto un giro impensabile. “Son felice di averlo fatto con te”, mi ha detto una volta tornati a casa. Non so se torneremo mai a vedere i ciliegi a Tokyo, ma questo per me è stato il viaggio più bello…
Cambio pelle
I. si è lasciata con il suo fidanzato. Ha capito che la relazione non la rendeva felice, la stava spegnendo giorno dopo giorno. Cosa ha a che fare con me? Che I. oggi mi ha scritto per ringraziarmi: “leggere le tue parole mi ha aiutata a capire che stavo andando nella direzione sbagliata, lontano da me. Grazie”. Le mie parole le hanno dato il coraggio di riprendere in mano se stessa. Le mie parole le hanno cambiato la vita. Amo le parole da sempre: le uso, le cesello, le adotto, le ammiro. Una parola non è qualcosa di evanescente, ma qualcosa che può fendere, squarciare, scavare. Cambiare. Rimane in superficie se però non è coerente con quello che si vive. “Le tue parole hanno il potere di cambiare le cose e le persone perché derivano dall’esempio”, mi ha detto l’altro giorno una persona al telefono. L’idea di cambiare il mondo e le persone con quello che sono e che dico…
Mancanze
Sveglia alle 5. Manca il sonno. Cresce l’ansia. Crescono le paure. Manca la vita di prima. Chissà se tornerà mai più la vita di prima. Maschera sul viso, giù la maschera, non posso più mentire a me stessa. Mi manca l’aria. Mi manca il brivido. Mi manca il desiderio. Avete notato che quando manca il sonno, manca la terra sotto i piedi? Chiudo gli occhi, in un attimo sono altrove. In una vita spesa per gli altri, anche oggi sono riuscita a far qualcosa per me stessa: un bicchiere di vino ghiacciato, ghiaccio lungo la schiena, ho coltivato i miei desideri. Chissà se tornerà mai più la vita di prima. Forse, se ne avrò le forze, sarà pure meglio.…
Ti chiamo dopo, papà
A me nell’ultimo periodo capita di svegliarmi presto, ma di non aver nessuna voglia di alzarmi per non sentire le brutte notizie del mondo là fuori. Così rimango nel letto a rigirarmi, a occhi aperti, in cerca di un buon motivo per farlo, di un pensiero felice, e spesso fatico a trovarlo in tempi come questi. Ma oggi è stato facile: oggi ho pensato a quando chiamerò il mio papà per fargli gli auguri, e a quando lo riabbraccerò – e sarà forte – e a quando staremo di nuovo tutti insieme. E festeggeremo e sarà bellissimo. Dopo ti chiamo, papà, per raccontarti il mio sogno semplice. Intanto, auguri papà, ti voglio un mondo di bene.…
Come sul ring
La malattia non è poi così diversa dal salire sul ring: sai che quando sarai lì sopra, dovrai darne tante quante ne riceverai, se non vuoi soccombere. Sai che arriverai a un certo punto che implorerai che l’avversario ti colpisca lì dove non sentirai più dolore. Sai che ti fanno più male le lacrime di chi ti ama invece dei colpi dell’avversario. Sai che se abbassi la guardia muori, ma anche che difenderti richiede un’energia che non hai più. Sai che sarebbe infinitamente più semplice lasciarsi cadere a terra, ma che rimanere in piedi è tutto ciò che conta. Sai che non importa quanti facciano il tifo per te, in combattimento ci vai da solo. Sai anche che a un certo punto la tua ostinazione a voler lottare non verrà più compresa da chi ti ama. Ma sai anche che “fare un altro round quando pensi di non farcela, è una cosa che può cambiare tutta la tua vita”. Sul…
Lettera al futuro
L’altro giorno ho assistito a una festa di diploma. Sì, sapete quelle cerimonie in grande che abbiamo sempre visto nei film, dove Gwen Stacy fa il discorso motivazionale ai suoi coetanei e Chris McCandless salta sul palco a ritirare il suo diploma? Ecco. L’altro giorno ho visto tanta bellezza, e tanta speranza. Ho visto centinaia di giovani sfilare fieri sotto gli occhi dei genitori emozionati con i loro tocchi in testa, le loro toghe e sciarpe colorate. Poi li ho visti ritirare i loro diplomi, orgogliosi e fieri del percorso fatto fino a lì. Ho sentito dare risalto e merito a chi si è diplomato con la lode, applaudito con trasporto da tutti i presenti. Ho visto dei giovani essere messi al centro dell’attenzione di una comunità. A questa scuola vorrei dire grazie. Grazie per aver sancito con solennità uno dei passaggi più importanti e fondamentali nella vita di questi ragazzi, quello all’età matura. Per loro rimarrà sempre magari in…
Un lunedì dal sapore di un venerdì
Il lunedì è il mio giorno spreferito, come dico io. Ricominciare a lavorare, a pensare alle fatture, alle bollette, dopo un weekend passato a zonzo o in panciolle, non mi è mai andato a genio. Ma questo lunedì è stato diverso: non mi sembrava nemmeno lunedì. Ero troppo felice, l’adrenalina stava a mille: il giorno prima abbiamo realizzato un sogno di Teo e dopo settimane pesanti, finalmente l’ho rivisto sorridere a 36 denti. Nel suo parchetto, quello dove è diventato grande e ha tirato grandi i sogni suoi, si sono radunati ad ascoltarlo in centinaia: chi l’ha visto crescere, chi l’ha conosciuto già adulto e chi non lo conosceva per niente. Eravamo tutti lì, tutti insieme, in un posto che per noi è casa. E alla fine siamo diventati famiglia. Non contava più chi conosceva chi, era tutto un sorriso, un abbraccio, un bacio, una stretta di mano. Abbassando le difese, abbiamo abbattuto i muri. E abbattendo i muri, si…