A voi, mie anime gemelle.
È chi sta fuori in macchina ad ascoltarti e a farti sfogare per ore e ore, nonostante l’indomani ci si debba alzare presto per via del lavoro. È chi dice esattamente le cose che volevi sentirti dire, ma che non avevi il coraggio di pensare. È chi pronuncia la tua stessa frase nello stesso momento in cui la stai pronunciando tu. È chi ti legge nel pensiero e capisci come stai solo dallo stile di scrittura usato in chat. È chi ama le stesse cose che ami tu: la magia del Natale, le decorazioni fuori dalla porta, il cd a tema, le luci in paese, l’alberello e il presepe. È chi condivide il tuo stesso percorso di vita, le stesse difficoltà, le stesse paure. È chi mentre tu gli fai uno squillo o lo stai chiamando, lui sta facendo lo stesso, facendoti trovare occupato. È chi ti manda il messaggio del buongiorno, solo per farti sorridere un po’ e rallegrarti la giornata. È chi sa come stai, senza bisogno di chiederti spiegazioni. È chi ti capisce al volo solo con uno sguardo, senza bisogno di parole. È chi ti sbatte la verità in faccia, senza troppi giri di parole, ma tu non te la prendi, perché sai che ha ragione. È litigare, e litigare forte, ma sapere che nulla tra di voi cambierà, ma potrà solo migliorare. È chi fa di tutto per esserci a condividere i tuoi successi, senza che tu glielo chieda. È chi la pensa come te su tante cose, forse tutte. È chi mentre le stai mandando una mail per chiederle una cosa, lei ti sta scrivendo per dirti che l’ha già fatta. È sapere di esserci l’uno per l’altro, in ogni caso, con ogni condizione, sempre, per sempre.
Auguro a tutti voi per questo Natale di trovare sotto l’albero non più denaro, più rivincite personali o più cose materiali, ma qualcuno con cui poi condividerle, la vostra anima gemella, che sia uomo o donna, un compagno o un’amica, la famosa metà mancante della mela platonica, che i più cinici e disincantati dicono non esista, ma che poi sono i primi a esserne sempre in cerca. E forse sta lì il segreto: è l’affanno nella ricerca che rende tutto più difficile, forse basterebbe solo sederci in ascolto dei nostri desideri e sperare che qualcuno li soffi al nostro cuore, facendoceli trovare sotto il nostro albero. Forse basterebbe solo spargere amore sul nostro cammino, aspettando che chi ne raccoglie, ce ne possa restituire in dono un po’. Forse basterebbe solo imparare a conoscere meglio la nostra anima, per poi riconoscere tra le altre mille la nostra gemella. Forse.
“Non voglio molto per Natale, c’è solo una cosa di cui ho bisogno,non mi importa dei regali sotto l’albero di Natale, non ho bisogno di appendere la calza lì, sopra il caminetto, Babbo Natale non mi renderà felice con un giocattolo il giorno di Natale, voglio solo te, tutto per me, molto più di quanto avresti mai creduto, realizza il mio desiderio, tutto quello che voglio per Natale sei tu ”. Perché alla fine c’aveva ragiona la Mariah: senza amore, che Natale è?
Buon Natale!

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