L’altro giorno mi batteva il cuore a tremila. Con Matteo siamo tornati dopo quasi vent’anni nell’istituto dove abbiamo frequentato le superiori, io in un indirizzo, lui in un altro. Vent’anni fa c’eravamo noi, assonnati e quasi obbligati, ad ascoltare gli ospiti esterni in quell’aula magna. L’altro giorno gli ospiti eravamo noi. Mentre Teo parlava, pensavo: dev’essere orgoglioso di sé. Io son sempre stata un cavallo di razza: la classica secchiona sulla quale le aspettative erano alte e non ne ha disattesa alcuna. Mentre lui era il cavallo mediocre, già zoppo…