“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”. Giovanni 1, 9 Sapete qual è stato il complimento più bello ricevuto quest’anno? Tu illumini, porti la luce, mi dissero. Che voi crediate o no, che pensiate che sia Babbo Natale o Gesù Bambino a portare i doni, che preferiate credere nella forza di una preghiera o di un pensiero positivo, non importa: non potete non credere nella forza di un sorriso. Un sorriso disinnesca la cattiveria e la negatività, contagia chi lo riceve e invoglia a sorridere,…
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Cose che ho imparato: 49/2017
E così un altro anno è passato. E io che non ho mai amato festeggiare il mio compleanno, mi ritrovo ad amare di festeggiare il tuo. Perché è una conquista, un dono vero, un miracolo. Proprio l’altro giorno mi hai detto: “Con tutto quello che può succedere, cascasse il mondo, ma io il mio compleanno lo voglio celebrare, perché so solo io la fatica che faccio ogni giorno per arrivare a mettere un’altra candelina sulla torta!”. Si fa fatica a stare al mondo, è vero, Amore mio, ma tu hai…
Cose che ho imparato: 48/2017
“È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese”. Charles Bukowski L’albero per me significa Natale, come nessun’altra cosa al mondo: le luci accese, le palline scintillanti, i regali che sbucano da sotto i rami. Il mio albero, il primo fatto in casa mia poi, è famiglia. Perché dentro c’è tutto l’affetto e l’amore che ci circonda: c’è l’albero che ci è stato regalato dal nostro caro amico Lele,…
Cose che ho imparato: 47/2017
“Siamo come il sole a mezzogiorno, baby, senza più nessuna ombra intorno, baby” Jovanotti “Rendi come la notte la tua ombra in pieno mezzogiorno”: così sta scritto nel libro di Isaia, contenuto nella Sacra Bibbia. Avete mai fatto caso alle ombre durante l’arco della giornata? Quando il sole sorge o cala sono lunghe lunghe, quando invece è al suo culmine, allo zenit, non vi sono ombre intorno all’oggetto che illumina. Ma questo non vuol dire che l’oscurità non esista. Solo che ci siamo posizionati esattamente dove dovevamo essere per…
Cose che ho imparato: 46/2017
Martedì 21 novembre è stata una giornata speciale. È uscito il libro “Piccole fiabe per grandi guerrieri” del mio Amore, edito da Mondadori. Il suo primo libro da scrittore professionista. Non che servisse un contratto per definirlo, lui lo è sempre stato, scrittore dico. Perché ha sempre avuto qualcosa da dire, qualcosa da raccontare. E lo fa così maledettamente bene. Comunque dicevo, il suo primo libro. Martedì siamo andati apposta in libreria a vedere se c’era. Dopo aver cercato e cercato e cercato, avevo già perso le speranze di trovarlo.…
Cose che ho imparato: 45/2017
“Nessun non ce la farai vale quanto un non mollare”. Cranio randagio “Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia”, così diceva Erasmo da Rotterdam anni e anni fa. Fino a un po’ di tempo fa, l’avrei ritenuta una cazzata: io, così inquadrata, precisa, con i miei desideri tutti lì, in fila da realizzare. Avevo dei programmi, che sono stati tutti mandati all’aria dal suo arrivo. Un uragano, un tornado di vita, nonostante le condizioni precarie della sua salute. È arrivato e ha spazzato via ogni mia certezza, lasciandomi…
Cose che ho imparato: 44/2017
“Mamma, ho due buchini nei leggings: me li cuci?”. “Ok”. Il giorno dopo me li sono ritrovati bell’e pronti. Mi sa che ho sbagliato. Cosa farò quando lei non ci sarà più? Andrò in giro con le cose bucate? Andrò dalla sarta? Mi sa che anche le sarte non ci saranno più. Perché sta scomparendo la voglia di imparare. Non la voglia di insegnare – quella la vedo sempre troppo accesa in chi invece non ha niente da dire – ma proprio la voglia di imparare. Ci stavo pensando l’altro…
Cose che ho imparato: 43/2017
Le persone speciali sono fatte così: arrivano in punta di piedi e nelle mani custodiscono l’uragano che ti stravolgerà il mondo. 16 anni fa mi innamorai del tuo sorriso, ignara di tutto quello che sarebbe venuto dopo. Altri sorrisi sarebbero arrivati, ma anche quante lacrime. E fatica, tanta. Ma il tuo pregio è sempre stato cancellare il brutto con un sorriso. A volte riesci a dimenticare anche la malattia, o quantomeno farla dimenticare a noi, che ti amiamo. E che abbiamo bisogno di sapere che ce la farai. Perché tu…
Cose che ho imparato: 42/2017
Interno, l’altra sera. Teo: “Ho visto i tuoi annunci di lavoro… Ma te lo chiedono loro di pubblicarli?”. Io: “No, quando vedo un annuncio di persone serie e fidate che potrebbero aiutare altre persone, lo condivido e faccio da tramite”. Teo: “E perché lo fai? Cosa te ne viene in tasca, oltre a perdere tempo?”. Io: “Se posso essere utile, lo faccio volentieri. Non è che se una cosa non serve a me, non serve a nessun altro. Metto in circolo, do un senso a questo condividere. E poi credo…
Cose che ho imparato: 41/2017
Ho sempre amato l’estate: la natura nel pieno delle forze, l’esplosione dei colori, l’illusione di poter riuscire a fare tutto, tutto quello che si desidera. Poi arrivava l’autunno e mi sembrava un sacrificio inutile: perché mettere una fine a tutto quel bendidio? Che senso aveva tutto quel freddo? Oggi camminando per Milano vedevo le foglie staccarsi dal ramo, ormai ingiallite, e danzare a terra: poesia senza parole. E lì ho capito: l’autunno serve a lasciare andare. Ciò che non ci serve più, che ha fatto il suo corso, che ci appesantisce. Lasciare andare, come…