È quasi ora di cena. Mi reco nel suo studio e lo sorprendo così. Di solito, è sdraiato a riposare, questa chemio lo sfinisce. Ma non oggi, non ora che ha la pausa clinica dalla cura. “Per 20 giorni non desidero altro che chiudere gli occhi. Ma poi ho questi 10 giorni di libertà. E riprendo a vivere”, mi ha confessato l’altro giorno. Usciamo, vediamo gli amici, andiamo al cinema. Lavora. Sembriamo quasi una coppia normale. Il cancro sembra un lontano ricordo. Tra qualche giorno ripiomberemo nell’incubo. Ma oggi no,…