“Nove giorni che te ne sei andata
e dieci quelli che non mi ami più.
Quante cose contano e quante no”.
Dente
Ieri era San Valentino. E non mi sono nemmeno accorta che lo fosse. Niente puzza sotto al naso, io amo festeggiare l’amore e ogni occasione che me lo ricorda è la benvenuta. Ma sono giorni che non va. Tante le cose che si accumulano, tante le cose da fare, gli scazzi sul lavoro, i clienti che non rispondono, altri che non pagano, la salute che gioca qualche scherzo. Il morale era sotto i piedi e San Valentino è passato in secondo piano. Fino a ieri sera.
“Che hai?”.
“Niente, mi fa male il cuore. Ho uno scompensino…”.
“Uh, e quindi? E se muori?”, prendendolo in giro.
“Mi dispiacerebbe. Ho vissuto tutto questo tempo, ho fatto tutto questo, solo per essere qui, con te”.
Così all’improvviso, mi sono ricordata di San Valentino in extremis. Che poi San Valentino sono le cose che davvero contano, nient’altro. Che stupida a essermene dimenticata.
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