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Il rituale dello spirito del Natale

dicembre 21, 2020

Francesca è una ragazza che ho conosciuto qualche anno fa a un evento di lavoro. Solare, esuberante, pazzesca. Ci siamo trovate subito, tanto che non ci siamo più perse. Così mi ha mandato un pacco contenente una scatola di latta, una candela bianca e un foglio bianco.

“Cosa ci devo fare?”. “Devi riaccendere lo spirito del Natale”. Non poteva arrivare nel momento più giusto per me. Perché quest’anno di Natale non vedo l’ombra, ma nel mio cuore c’è quell’insaziabile voglia di credere nei miei sogni e di vederli realizzati. Tutti.

Ecco perché voglio condividere con voi il rituale per propiziare lo spirito del Natale. Procuratevi una candela bianca, una scatola di latta, un foglio bianco e una penna. Tagliate il foglio in 10 piccoli biglietti e su ciascuno scrivete un desiderio, un sogno che volete vedere realizzato. Poi ripiegateli e inseriteli nella scatola di latta. Richiudetela e riponetela in un luogo buio e protetto. Non dovrete più aprirla fino al prossimo 21 dicembre. Ora accendete la candela bianca in giardino o sul davanzale e lasciate che si consumi lentamente. Così facendo, illuminerete la strada allo Spirito del Natale affinché trovi la vostra casa.

Il prossimo Solstizio d’inverno andrete a riprendere la scatola di latta e vedrete quanti sogni si sono realizzati davvero. A questo punto prenderete un piattino e una candela rossa e con questa brucerete tutti i desideri realizzati, soffiandoli nel vento. A tutti quelli non realizzati, darete fuoco con una candela bianca, propiziando ancora lo spirito del Natale, e pronte per scriverne altri 10. Poi lascerete consumare le due candele sul davanzale.

C’è bisogno di magia e di credere nel bello e nel buono. Soprattutto c’è bisogno di credere in noi stessi: ecco perché non basta riporre i propri sogni nella scatola di latta e aspettare che qualcun altro lavori per noi, ma predisporsi anima, cuore e mente, affinché le cose succedano. Io il prossimo anno brucerò tutti i fogliettini con la candela rossa, lo so. E grazie a Francesca e a Luisa per avermi ricordato che posso farcela.

grazie lasciate che vi racconti una storia lo spirito del natale a casa di fra Magia Natale rituale solo cose belle un dolce natale con zaini
by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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