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novembre 3, 2015

Dirsi sì tra i vigneti

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Dirsi sì tra i vigneti

Il matrimonio segue delle regole non scritte ben precise, che derivano da tradizioni e abitudini tramandate nel tempo di generazione in generazione. Per esempio, sposarsi nei mesi di maggio e settembre, i più gettonati per il clima mite, quando la primavera e l’inizio dell’autunno fanno da preludio ed epilogo alla stagione più calda. Certo è che le regole sono fatte anche per essere infrante: ed è così che negli ultimi anni si sta facendo largo anche l’idea di sposarsi in altri mesi dell’anno, anche quelli più freddi, come dicembre, o quelli meno ‘affascinanti’, come ottobre e novembre, in pieno autunno.

L’autunno da sempre è la stagione meno considerata e più ignorata, vuoi per la natura che perde man mano la sua vitalità, fino a spogliarsi di tutte le foglie, vuoi per il clima che comincia a irrigidirsi e soprattutto nel Nord Italia lascia spazio alla nebbia e alla pioggia. Ma dirsi sì in mezzo alla natura più romantica – nel senso letterale del termine – con gli alberi che si tingono di rosso carminio e giallo sole e l’erba ricoperta di brina può avere il suo perché. Per esempio, avete mai pensato a un matrimonio in vigna? Se siete dotate di una certa cultura del bere, se apprezzate degustare un buon calice, se amate le atmosfere conviviali e la natura, allora potrebbe essere una soluzione originale per dirsi il fatidico sì.

Foto dal sito www.stylemepretty.com
Foto dal sito www.stylemepretty.com

Tanti sono gli agriturismi che mettono a disposizione la propria struttura per ricevimenti del genere, ma pochi possono essere comparati per accoglienza e qualità all’azienda agricola Roeno, situata a Brentino Belluno, in provincia di Verona, alle pendici del Monte Baldo, nella Valdadige, terra di confine tra il Veneto e il Trentino. Qui, oltre cinquant’anni fa, Rolando Fugatti e la moglie Giuliana fondarono un’azienda vitivinicola, portata avanti oggi con grande impegno e successo dai tre figli Cristina, Roberta e Giuseppe, che oltre a seguire la coltivazione della vite e la produzione del vino, sono particolarmente attenti all’enoturismo, accostando alla cantina l’agriturismo e l’accogliente locanda, dove è possibile degustare i vini con i piatti della tradizione trentina e veronese. I loro vigneti si estendono nella Valdadige trentina e in quella veronese, abbracciando a nord anche il Trentino Alto Adige e verso Verona la zona del Bardolino. Grazie alla partnership con Partesa e al progetto “Partesa per il vino”, che ha portato avanti un intenso percorso di valorizzazione del prodotto, aprendo nuovi scenari distributivi, oggi Cantina Roeno è diventata una realtà d’eccellenza a livello nazionale, pur rimanendo fortemente legata al territorio. Accanto alle tradizionali produzioni della zona, Cabernet Franc e Marzemino, si stanno dedicando con passione al recupero dell’Enantio, una vite molto antica, vero patrimonio della viticoltura europea, noto anche come “Lambrusco a foglia frastagliata”, ma geneticamente differente da tutti gli altri lambruschi.

La coppia che si rivolge loro per il ricevimento è sicura di ricevere le stesse attenzioni e di ritrovarsi in un ambiente caloroso e accogliente, come fosse casa. “A seguire gli sposi per decidere insieme il menu e i dettagli dell’allestimento è di solito Roberta, la più creativa di noi tre – racconta Cristina – La coppia può decidere di riservare una delle sale oppure di richiedere l’intera struttura in esclusiva, in base anche al numero di ospiti. Quello che è certo, è che qui troverà davvero una famiglia pronta ad accoglierli e a far fronte a qualsiasi imprevisto: una volta, ci siamo ritrovati a stirare l’abito della sposa prima che si dirigesse in chiesa!”. In cucina, mamma Giuliana, una certezza affinché tutto proceda senza intoppi e una garanzia di qualità: “I nostri piatti sono quelli della tradizione culinaria di questa zona, quindi polenta, cacciagione, strangolapreti burro e salvia, carne salà… Ovviamente poi i piatti li scelgono gli sposi con l’ausilio di mia madre. Il tutto innaffiato da vini di nostra produzione, abbinati al piatto giusto”. “Mettiamo a disposizione la barricaia per l’aperitivo di benvenuto, un posto ricco d’atmosfera, che colpisce sempre sia gli amanti del vino che non, le sale per il ricevimento e la musica d’intrattenimento, che qui può andare avanti fino a notte fonda, senza dar fastidio a nessuno, e poi i nostri vigneti, sfondo ideale per un servizio fotografico a tema, a stretto contatto con la natura”. 

Meeting di Partesa e Azienda Vitivinicola Roeno presso Belluno Veronese, 23 ottobre 2015, Veneto
L’interno dell’Agriturismo Fugatti
La barricaia di Cantina Roeno.
La barricaia di Cantina Roeno.
I vigneti di Cantina Roeno.
I vigneti di Cantina Roeno.

Come bomboniera, neanche a dirlo, un’ottima bottiglia di vino a tutti gli invitati: “Abbiamo numerose etichette, ma andiamo particolarmente fieri del nostro Enantio Terradeiforti Doc, dal gusto deciso e forte, ideale per accompagnare la selvaggina, i formaggi stagionati e gli arrosti, e del nostro Cristina, Tre Bicchieri e premio speciale “Vino dolce dell’anno”, secondo la Guida Vini d’Italia Gambero Rosso 2012”. Infine, l’agriturismo dispone di una decina di stanze, in cui alloggiare con i propri invitati la prima notte di nozze, se si arriva da lontano.

L'Enantio Riserva della Cantina Roeno.
L’Enantio Riserva della Cantina Roeno.

Insomma, alla base di una storia di successo c’è sempre una scommessa d’amore: che sia l’unione di di due persone per l’eternità o una coppia che decide di rilanciare il territorio, fondando un’azienda di famiglia nel secondo dopoguerra. Quello che conta è la passione e l’impegno che ci si mette in quello che si fa: per far sì che non si spenga tutto dopo l’iniziale scintilla, ma prosegua per molti molti anni.

La famiglia Fugatti con gli ospiti.
La famiglia Fugatti con gli ospiti.
Agriturismo Fugatti Cantina Roeno Enantio Matrimonio matrimonio in vigna Partesa vigneti vino wine wedding
by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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