Eccoci con un’altra puntata del progetto “Startup Mon Amour”, il viaggio alla scoperta di realtà innovative legate al mondo del wedding, ideato da #giovaniconlapiva. Questa volta la nostra #consulenteatipica Carolina è andata alla scoperta di Grammo Milano: un atelier dedicato ai… biscotti. Entrare qui significa entrare in una location fatta di spazi lineari, di colori tenui, di oggetti di design. Di profumo di biscotti appena sfornati. Una location dove i più famosi biscotti artigianali personalizzati del momento sono i protagonisti indiscussi insieme a Marta e Paolo, i due founder del progetto. Così, tra un biscotto e una risata, Marta Sangalli racconta la sua favola a Carolina: come è stata pensata, la sua evoluzione, fino alla reale concretezza di un laboratorio, di dipendenti e di un prodotto di qualità finito.
Che cos’è e come nasce Grammo Milano? “Grammo, questa la vera ‘brand identity’ regolarmente depositata (Milano è stato apposto solo successivamente per fornire una geolocalizzazione), è nato proprio come una ricetta di pasticceria. Tanti ingredienti, un’idea, la voglia di realizzarla e tanta ma tanta precisione. Tra il 2013 e il 2014 le prime idee, subito dopo le prime prove: biscotti e biscottini sfornati in modalità casalinga. Poi il mio licenziamento dopo una laurea in Economia e 12 anni di carriera come account. Poi finalmente Grammo!”.
Come avete scelto il nome? “Non è stata una scelta casuale: abbiamo fatto uno studio approfondito sulla brand identity. Grammo per noi è una parola bellissima: inizialmente, appena scelta, non eravamo convinti, poi continuando a usarla, sentirla e risentirla, ci siamo innamorati. Racchiude in sé gli elementi principali della pasticceria e della cucina. Le ricette e gli ingredienti si misurano in grammi. È proprio l’elementarità. E poi richiama la precisione. Soprattutto in pasticceria è questione di grammi, a volte. Se cambi qualche grammo di qualche ricetta, cambia la ricetta stessa. E poi è bello che sia un vocabolo semplice, di semplice pronuncia anche in altre lingue!”.
Ma di cosa vi occupate esattamente? “Grammo oggi realizza biscotti e confetti personalizzati per accompagnare ogni passo della storia del cliente (dichiarazione d’amore, matrimonio, nascita di un figlio, compleanno di amici)… ma anche una semplice giornata come tante! Come recita il mio motto: “Fai in modo che il tuo cliente sia l’eroe della tua storia”.
Marta abbiamo un problema, secondo me: i vostri biscotti sono troppo belli per essere mangiati. È un supplizio anche solo toglierli dalla confezione… “No, dai… speriamo che li mangino! Il riscontro più bello che possiamo avere è che vengano mangiati e piacciano. Ormai ci sono i social per postare la foto, quindi possono postare le foto, taggarci e poi mangiarseli! Tra l’altro, oltre agli ingredienti di alta qualità che utilizziamo, anche i coloranti per le grafiche sono tutti di origine italiana, certificati uso alimentare e la quantità utilizzata è davvero ridotta. Non c’è colorante all’interno del prodotto come avviene invece in tantissimi prodotti di largo consumo”.
Quando ho acquistato i biscotti per il baby shower della mia amica ho trovato dei gusti particolarissimi: Vaniglia Bourbon o Cioccolato Valrhona. Sarà sicuramente che sono pessima ai fornelli, ma anche facendo delle ricerche, ho trovato che siano delle scelte molto ricercate. Ulteriore garanzia di qualità? “La Vaniglia Bourbon del Madagascar, dopo la Vaniglia di Tahiti, è la seconda migliore vaniglia in commercio al mondo. Non utilizziamo nei biscotti le fialette, le essenze di aromi artificiali o la vanillina. Non usiamo surrogati, ma solo prodotto reale. Il Cioccolato Valrhona, invece, prende il nome dalla cittadina francese, famosissima appunto per il cioccolato prestigiosissimo. Il nostro biscotto non è stato pensato solo per un impatto estetico: il nostro obiettivo è che siano qualitativamente buoni”.
Un biscotto è per sempre: e del settore wedding che ci dici? “Sin dall’inizio abbiamo pensato che Grammo potesse inserirsi bene in quest’ambito. Ho partecipato a molti matrimoni, Paolo forse meno, ed è inutile negarlo: a volte alcune bomboniere risultano fuori luogo e di cattivo gusto. Non è neanche corretto imporre un oggetto che nulla ha a che vedere con lo stile e i gusti dell’invitato o del testimone. Così abbiamo pensato: perché non rendere il biscotto stesso una bomboniera? Puoi personalizzarlo per gusto, forma, colore, scritta. Poi lo mangi. Sparisce e rimane il ricordo”.
Un episodio, un aneddoto particolare riguardo a un matrimonio che ti è rimasto nel cuore? “Uno dei lavori wedding più belli che ricordo è il matrimonio di Laura. Cliente, oggi amica, al suo secondo matrimonio, ha scelto i nostri biscotti sia come bomboniere che come regalo testimone. Laura per passione è una vignettista. Ha creato lei le vignette che poi noi abbiamo trasportato su biscotto, creandone la grafica. Una vignetta simpatica ovviamente in tema matrimonio per tutti gli invitati. Per le testimoni invece ha fatto confezionare quattro scatole e in ogni scatola su un biscotto c’era la vignetta dedicata a lei e alla testimone, giocando e ironizzando sulle caratteristiche di ciascuna. È stato un matrimonio bellissimo e anche il risultato delle grafiche è stato stupendo”.
Ma vedo anche questi vasetti pieni di confetti: non dirmi che vi occupate anche di questi! “Siamo gli unici in Italia a personalizzare direttamente dragée e confetti di qualità superiore con coloranti di origine italiana garantiti per l’uso alimentare, gluten-free e privi di OGM. I confetti possono essere personalizzati con qualsiasi immagine, cifra, scritta o logo e in ogni tonalità di colore. La qualità altissima del confetto rende la personalizzazione ancora più esclusiva e l’esperienza di gusto indimenticabile”.
Marta, dopo 12 anni di contratto e lavoro dipendente, ti sei licenziata e ti sei buttata nel mondo del lavoro autonomo. Com’è stato l’approccio? Trauma vero o dolce sintonia? “Non riesco ancora a razionalizzare. Davvero non so come ho fatto. Taccio, è meglio (ride, ndr). Diciamo che non amo andare dal commercialista, ma il lato pratico mi piace. Molto”.
Grammo è nato anche grazie a un bando, vero? “Sì, Start Milano, che concedeva la possibilità di accedere a finanziamenti a tasso agevolato o contributi a fondo perso aprendo però ovviamente in zone determinate di Milano, da riqualificare. Abbiamo cominciato con step di formazione al cui interno c’erano altri step di selezione, in cui i partecipanti venivano scremati. Da più o meno 1000 progetti presentati, alla fase finale siamo rimasti in 200 e poi il Comune ha finanziato 79 progetti, tra cui Grammo! La cosa bella del bando è stato non solo averlo vinto ed essere stati finanziati, ma anche aver avuto un tutor che mi ha formato e supportato, dandomi qualche dritta. Del resto, venendo da una formazione di tipo dipendente, alcuni meccanismi mi erano sconosciuti, anche se elementi come budget e forecast erano il mio pane quotidiano nella mia vita di account. Quando ti dico che non so come è avvenuto l’approccio al mondo del lavoro autonomo, è perché mi sono buttata. La verità è questa. L’ho vissuta con un po’ di incoscienza: lasciare un posto sicuro con un’entrata fissa al mese non è stato semplice, ma sicuramente è stato il momento giusto. Probabilmente se non mi fossi buttata, oggi sarei ancora in azienda”.
L’atelier di biscotti: come è visto dai clienti o percepito in zona (si trova in Via Bessarione 7, zona Corvetto)? “Non tutti capiscono questo concetto di pasticceria innovativa che cerchiamo di proporre. Grammo non è la pasticceria dove entri e trovi una serie di prodotti pronti e in larga scala. Grammo è produrre sul venduto, sulla richiesta di personalizzazione del cliente stesso. Noi siamo contenti se riusciamo a realizzare un biscotto qualitativo e che risponda alle esigenze grafiche ed emozionali del cliente stesso. È anche una questione di prezzi: non tutti capiscono che un prodotto acquistato da noi, con materiali di prima scelta, con grafiche personalizzate e con una gamma di packaging a scelta può essere un vero e proprio cadeau. Molti ce lo chiedono come pensierino che accompagna un regalo, ancora non riescono a dargli la giusta importanza, lo relegano sempre a quell’elemento un po’ povero e casalingo della cucina italiana. Però insomma forse devono imparare a conoscerci ancora! Che ridere, una mattina ho sentito una signora che davanti alla vetrina diceva: “Qui organizzano matrimoni…”.
Chi è Carolina: Carolina Casolo, ovvero #carolinaconsulente, è una consulente un po’ atipica, che ama poter assistere aziende o persone fisiche che iniziano una propria attività seguendo un sogno, fornendo punti di vista differenti e trovando soluzioni innovative per rispondere alle sempre più particolari esigenze dei clienti. Ecco da dove è nato il suo interesse per il settore del wedding e in particolare per le startup. È la founder di #giovaniconlapiva, la società di servizi e consulenze dedicata ai giovani under 35 che si approcciano al lavoro autonomo.
[Grazie a Rachele Mandarano per la collaborazione]
Buongiorno, ho visto i vostri biscotti con sorpresa, e volevo sapere se fate minimo d ordine e se si quanti? Ho un centro wellness e per Natale mi piacerebbe proporli.
Gentile Patrizia, grazie dell’attenzione, ma non sono io a produrli, bensì Grammo Milano, come riportato nell’articolo. Deve contattare loro. Grazie e alla prossima.