Voi lo sapete che cos’è l’amore? Lasciate che vi racconti una storia. M. è sposata da 37 anni e qualche anno fa suo marito è stato paralizzato da un aneurisma, che l’ha costretto su una sedia a rotelle. Qualche anno fa, il loro paese è stato stravolto dal sisma. In piena notte una violenta scossa ha sballottato le mura della loro casa. “All’1 c’è stata una prima avvisaglia, ma poi alle 4 il finimondo. Le mura si muovevano visibilmente. In preda al panico, sono corsa giù dalle scale e sono uscita in strada. Ma poi illogicamente ma razionalmente sono tornata in casa, su in camera. Mio marito non poteva muoversi, come potevo portarlo fuori? Così mi sono sdraiata accanto a lui e mi son detta: sarà quel che sarà“. I miei occhi si son velati. Conosco bene quella sensazione: sapere che tutto crollerà, come un castello di carte, ma avere il coraggio di rimanere a puntellare le mura con le…
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E voi, lo sapete cos’è l’amore?
Voi lo sapete cos’è l’amore? Lasciate che vi racconti una storia. “Ciao amore, ho messo a lessare i fagiolini, controllali tu tra mezz’ora”. Teo esce per la sua consueta passeggiata serale: da quando non riesce più a fare sport, questo è l’unico esercizio fisico che fa. Io leggo in giardino, Buzz al mio fianco. Suona il timer, Buzz entra in cucina con me a controllare i fagiolini. Sono ancora crudi, conveniamo. Prolungo di 10 minuti la cottura. Esco di nuovo a leggere. Buzz resta in cucina. Quando rientro per controllare i fagiolini, non lo trovo più. E dire che non riesce più a muoversi molto. Controllo per tutta casa: dove sarà mai? Lo trovo lì, nell’unico posto dove poteva essere. Così, se chiedessimo a Buzz che cos’è l’amore, lui vi risponderebbe: “È trascinarmi a fatica alla portafinestra che dà sul cancelletto, per aspettare con trepidazione che il mio papà ritorni”. Ps: è rimasto lì per più di un’ora, imperterrito, fino…
Campanellino
“Perché ora non sai più volare mamma?”. “Perché sono grande tesoro. Quando si diventa grandi ci si dimentica di come si fa”. “Perché ci si dimentica di come si fa?”. “Perché non si è più spensierati, innocenti e senza cuore. Solo chi è spensierato, innocente e senza cuore può volare”. James Matthew Barry “Ciao ragazzi, benvenuti”. Stavo per darle la mano, ma non ho fatto in tempo. Io ed Elena ci siamo abbracciate, un abbraccio lungo un secolo, stritolante, emozionante, energetico. Elena è la padrona di casa dell’evento a Formigine, ma io non l’ho mai conosciuta prima. “Sono felice di avervi qui, avevo bisogno di conoscervi, della vostra energia e del vostro supporto”. Il bambino di Elena ha rischiato la vita nei giorni passati, “così questo è un incontro per più di un guerriero”. Arriva anche Monica, la giornalista che dovrà presentare Matteo: ex collega di redazione, sono quasi dieci anni che non ci vediamo. Ma l’abbraccio è quello…
Tutto il mio folle amore
“Che io possa esser dannato se non ti amo e se così non fosse, non capirei più niente”. Domenico Modugno Anni Trenta Lidia è una donna dolce e mite ma forte. Quando il suo fidanzato Oscar parte per il Nord Africa per la guerra, l’unico modo che i due innamorati hanno per comunicare sono delle lettere che ci mettono settimane ad arrivare. Altroché WhatsApp, settimane di vero strazio in cui la paura prende il sopravvento su tutto, in attesa di un cenno di vita. In quelle lettere, lui le confida il suo timore di tornare senza una gamba, un braccio o un occhio, la sua preoccupazione che lei non lo voglia più o che sia costretta a vivere con un invalido. Ebbene, lei per tutta risposta gli manda una domanda di nozze con un documento speciale e dopo tre anni che non si vedevano – sì, tre anni! – riescono a sposarsi per procura, lui nel deserto in divisa…
Il coraggio di scegliere l’Amore
“Te lo voglio dire una volta sola, non l’ho mai detto prima d’ora: questo genere di certezza si ha soltanto una volta nella vita”. Dal film “I ponti di Madison County” Ve la ricordate Francesca, la protagonista del film “I ponti di Madison County”, interpretata da una strepitosa Meryl Streep? Una ‘semplice’ donna di origini baresi, che per amore si trasferisce nelle sperdute campagne dell’Iowa e per la famiglia si annulla fino a vivere una vita fatta di ‘piccole cose’. Poi, a un certo punto, nella sua vita irrompe un tornado: si innamora, come mai aveva fatto prima. Come mai aveva fatto. In quattro giorni conosce la passione, l’amore vero, che le consuma il cuore e l’anima. Davanti alla scelta se continuare a essere una brava moglie e madre o una donna libera e innamorata, sceglie la prima condizione: emblematica la scena in cui lei sul furgone accanto al marito, in coda al semaforo, ha la mano sulla maniglia della…
Il dono più grande
“Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. Ripetetele come un mantra. Anche se le avete già pronunciate sull’altare, anche se non le avete ancora pronunciate, anche se le vivete come la cosa più romantica. Certo lo è… ma cosa fareste se vi toccasse davvero tener fede a questa promessa? Per istinto di protezione o di pura sopravvivenza, di solito tendiamo a fermarci alle cose belle – nella gioia… nella salute… – senza pensare alle difficoltà che potrebbero capitare, ma se capitassero? Cosa fareste? Irene non ci ha pensato su due volte. Irene per amore del suo grande amore, l’amore della sua vita, ha donato una parte di sé, fisicamente. Irene è Irene Vella, una giornalista in gambissima (suoi sono i servizi del programma “X Style” e “Verissimo” su Canale 5) e una scrittrice ironica e pungente, nonché un’amica: ci siamo conosciute…
Siamo compagni
Per me le parole sono sempre state importanti: una parola detta senza pensarci, al momento sbagliato, può rovinare un momento; una parola può definire una persona, un rapporto. Così se mentre all’inizio della nostra storia, mi andava bene essere definita da lui come la sua tipa o ragazza, vista anche la giovane età in cui ci siamo messi insieme, c’è stato un momento poi in cui non mi è andato bene più, perché mi sembrava riduttivo dopo tutto quel tempo insieme e dopo aver cominciato a correre insieme per superare i numerosi ostacoli che hanno iniziato a frapporsi fra noi e i nostri sogni. A quel punto, definire cosa eravamo l’una per l’altro è diventato più complicato: secondo le convenzioni, tecnicamente ancora non eravamo fidanzati perché non vi era stato nessun inginocchiamento con richiesta ufficiale della mano, moglie men che meno perché nessuno aveva portato all’altare nessuna… Quindi, cosa eravamo? È lì che si è insinuata la parola compagno, all’apparenza…
Lieto fine
Strano come da degli episodi quasi insignificanti, la vita poi ti suggerisca delle riflessioni. Così è capitato a me. Ultimamente sono davvero un’esperta di fiabe e mondi magici, seguendo da vicino e in prima persona il progetto Fairitales, lanciato dal mio fidanzato. E proprio a tal proposito, l’altro giorno cercando il plurale corretto di lieto fine, ho fatto un’incredibile scoperta, almeno per me: sin da piccole, raccontandoci le varie vicissitudini di Cenerentola e combriccola, le nostre mamme hanno sempre concluso la storia, narrandoci di un lieto fine. Ma la dicitura corretta non dovrebbe essere ‘lieta fine’, intesa come un finale felice? Il fine in italiano è l’obiettivo, lo scopo con cui si fa qualcosa, non la fine di una storia. Sicuramente vi sarà una spiegazione semantica a questo mio cruccio, ma questa rivelazione mi ha ispirato una riflessione sui rapporti e le relazioni: non è che questo equivoco linguistico con il quale tutte siamo cresciute, questa ricerca spasmodica di un…
Lezioni d’amore
“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e a inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!”. Ogni giorno lo vedo lì fuori in giardino, che aspetta di vederla, anche solo di adocchiarla con la coda dell’occhio. Ogni giorno, la stessa scena si ripete, da ormai qualche mese a questa parte. E non importa se fa freddo oppure caldo, se c’è il sole o una pioggia battente. Per esempio, l’altra mattina era lì, nel solito posto, ad aspettarla, sotto l’acqua. E quando la vede è un tripudio di gioia, e quando si incontrano è felicità senza pari. Lui aspetta solo lei, nessun’altra, ogni mattina, con la pioggia o con il sole. “Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana,…
Il rimedio alla crisi
Crisi. Ultimamente ne sentiamo parlare sempre più spesso, peccato che questo ultimamente duri ormai da quasi dieci anni. C’è una crisi generale: a livello sociale, economico, politico, religioso, filosofico e di riverbero, c’è una crisi anche in noi. E tra di noi. Il buon Morgan ai tempi dei Bluvertigo (e quando ancora aveva una voce) cantava che “una crisi c’è sempre ogni volta che qualcosa non va”. Assunto banale ma non scontato. Perché una crisi può arrivare all’improvviso, quando meno te l’aspetti, ma non è mai subdola o non annunciata, delle avvisaglie te le dà sempre. Può arrivare quando una storia è ben avviata o quando è appena al principio, ma in ambedue i casi mette alla prova. Una crisi è il termometro per misurare la qualità di un rapporto: una crisi superata è sinonimo di un rapporto sano e solido, una crisi ancora in corso è sinonimo che non si è ancora trovato il modo giusto per superarla, che…