Matteo era testimonial Airc, il primo non guarito della storia della fondazione. Il primo che doveva portare il messaggio che una vita bella fosse possibile nonostante il cancro. L’ha fatto bene al punto che Matteo continua a essere testimonial Airc anche se non c’è più. E la cosa incredibile è che io raccolgo il suo testimone, pur non essendo malata. “Vogliamo continuare a portare la sua storia come esempio fulgido di speranza e resilienza – mi hanno detto gli amici di Airc – E allo stesso tempo, raccontare la battaglia di chi sta affianco ai malati: ti va di dar loro voce?”. È una gran bella responsabilità, perché di noi caregiver non si parla mai. Di chi sta sommessamente accanto e non può mai esternare paure e lacrime non si racconta mai. Ho detto subito di sì perché è ora di dire che i malati vivono meglio anche grazie a noi. E alla ricerca. Oggi hanno trasmesso questo nuovo video…
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Se la vita ti tira dietro zucche…
Niente di questa giornata è andato come doveva: abbiamo fatto 180 km per andare a mangiare in un posto che ci ha rimbalzato per un quarto d’ora di ritardo e il campo di zucche che dovevamo visitare ha chiuso due giorni fa causa Covid-19. Dopo l’incazzatura iniziale, abbiamo ripiegato su una trattoria alla buona, su qualche foto in mezzo alla natura e su un campo di zucche vicino casa, che è stata una meravigliosa scoperta. Volevo assaporare un po’ d’autunno e me lo sono andato a prendere. È stata una giornata diritta, anche se tutto è andato storto. L’importante non è dove, è con chi. E soprattutto, se la vita ti tira dietro zucche, tu intagliale. O facci un risotto.…
Bomba!
Sono sveglia dalle 4, come nemmeno da piccola quando sapevo che doveva arrivare Babbo Natale. Ero agitata, ma di quell’agitazione bella, carica di cose belle. Mi rigiravo nel letto, pensando a come sarebbe stata stasera. Ed è stata oltre le aspettative. Al mio fianco un’amica, con cui condivido tanto, oltre alla passione per lo shopping. Tra il pubblico, le nostre famiglie, gli amici di Mondadori, i tuoi fan più sfegatati. Ti sono venuta a salutare al cimitero prima di andare a Milano e avevo il cuore in gola. Ho cercato di raccontare te, noi, il tuo “Un altro giorno insieme”. Credo sia arrivato il messaggio, soprattutto ho voluto lasciare al pubblico una frase del tuo libro: “Non salverai mai nessuno facendo semplicemente il tuo dovere. Se vuoi salvare qualcuno devi sporcarti le mani, devi fare più del compitino”. Perché non basta fare il giusto, bisogna dare il massimo, sempre e in tutto, dicevi tu. E poi alla fine ho lanciato…
Un ramo pieno di frutti
Certi incontri sembrano casuali. Poi la vita ti insegna che non sono affatto un caso. A questa ragazza ho voluto bene sin da subito, senza un perché. Questa ragazza mi ha fatto un dono grande, per il quale le sarò grata a vita, comunque andranno le cose. Con questa ragazza stamattina ho parlato di Dio, e di anima, e di bellezza, e di spirito, e di aura. E abbiamo pianto assieme, e ci siamo strette le mani, in uno scambio di energia bella. Se c’è una cosa che le batoste della mia vita mi hanno insegnato è quella di riconoscere e recidere i rami secchi, quelli che soffocano la pianta, sottraendole linfa vitale, e invece accudire e coltivare quelli pieni di frutti. Questa ragazza d’ora in poi sarà uno dei miei “capi”, un ramo pieno di frutti. Certi incontri sembrano un caso, poi capisci che sono un regalo che la vita ti fa per ricompensarti della fiducia che hai posto…
Un Amore che non imprigiona
Arrivo agli studi di Tv2000 stamattina, per partecipare alla puntata di “Bel tempo si spera”. Mi microfonano. Non sono emozionata, sono abituata a parlare in pubblico. Mentre mi fanno attendere di andare in diretta però, fanno partire come prova l’intro della puntata: è uno spezzone di quando ci andasti tu, in diretta. Sento la tua voce. Vacillo, ho un tuffo al cuore. Le lacrime fuoriescono naturali. Il rimmel, mannaggia. Mi ricompongo, vado davanti alle telecamere. Sono tranquilla. Sei tu a parlare per me. Ti sento nei miei pensieri, nella mia voce che non trema. Ma poi sento le parole di Don Mauro. E vacillo di nuovo. Perché diventa tangibile l’amore che hai lasciato agli altri. E a me. Mi ricompongo, ricomincio a parlare. Ma stavolta la voce trema. Perché si fa viva la consapevolezza che tu fisicamente non sei lì con me. Ma ti sento, avverto un brivido, la tua mano sulla mia schiena, come a dire: stai andando forte,…
La tua ultima intervista
Questa all’apparenza potrebbe sembrare solo un’intervista. Ma non lo è. Questo è un dono grande, immenso, che il destino ha voluto farci. Il destino che stavolta ha preso le sembianze di Angela Iantosca, direttore di “Acqua e Sapone”. A febbraio, appena cominciato il lockdown, mi scrive: “Francesca, raccontiamo la vostra storia?”. Con il tempo lento della chiusura forzata, prende forma il come: “Perché non intervisti tu lui?”. Nessuno sapeva che questa sarebbe stata la sua ultima intervista. E per questo sono infinitamente più felice che sia stata io a fargliela. Eravamo emozionati, tuttora quella rimane una delle mattinate più belle della nostra vita insieme. Ne è uscita non un’intervista, ma una dissezione a cuore aperto: risposte che sono eredità di senso, risposte per la vita. Da qui traspare com’era lui: il suo attaccamento alla vita, la sua fame di sogni – “Sto lavorando per il mio lieto fine”, recita il titolo -, il suo amore per me. “Quando ti dico…
Un altro giorno insieme
Amore mio luminoso e puro, stasera ho onorato la nostra tradizione: come 3 anni fa, quando uscì “Piccole fiabe per grandi guerrieri”, sono andata alla Mondadori di Arese e ho acquistato la nostra copia di “Un altro giorno insieme”, anche se ne avevo già una in casa, perché dicevi: “Il talento va sostenuto e io voglio sostenermi e gratificarmi”. Sai che eri dove sognavi di essere da sempre? All’ingresso, sotto “Romanzi” e tra le “Novità”. Ricordo ancora quando 3 anni fa spostasti Piccole fiabe dal reparto Bambini a quello delle Novità! Be’, ora ci sei di diritto! Così come sei tra i primi 100 in tutte le classifiche di Amazon, dai Bestseller alle Novità, ai Libri per ragazzi. Così come oggi da Nord a Sud tutta Italia si è tinta di arancione! Così come Piccole fiabe è andato in ristampa: abbiamo venduto 7 mila copie, e ora saranno sempre di più! Quanti miracoli, Losino! Ma quello più grande l’hai compiuto…
Il dono di stare insieme
Amore mio immenso, anche oggi ci hai fatto un regalo: il dono di stare insieme, quando non era affatto scontato. Ma tu poco prima di andartene, mi avevi fatto comprare 200 euro di carne per fare una grande grigliata, e così è stato. Ti sarebbero piaciute un sacco le costine del Cornetti, adoravi la loro carne. Poi abbiamo fatto una passeggiata nelle nostre campagne, ai tuoi, ai nostri posti. Ci tenevo tanto, per me è stato una sorta di pellegrinaggio. Ho tinto di giallo anche quei sentieri, perché chi ci passa non si perda. E ho tinto di giallo i nostri polsi: per ricordarci che siamo tutti legati l’uno con l’altro; che siamo tutti appesi a un filo, quindi che è davvero inutile perdere istanti di vita incazzati o dietro a cose futili, e che tu sei sempre con noi, spronandoci a essere luce a nostra volta. Non è stata una semplice grigliata, ma non riesco a vivere senza immergermi…
Vacanze estive? Sul Lago di Garda, a Desenzano!
Sono stata a Desenzano per la prima volta 6 anni fa, e subito mi innamorai di questa cittadina affacciata sul Lago di Garda, ricca di storia, natura, negozi e movida. Merito anche della mia amica Valeria Ferrari, bravissima wedding planner (qui il suo sito per vedere le meraviglie che fa!), desenzanese doc, innamorata della sua città e del suo territorio. Ci sono tornata l’anno scorso con Teo: per lavoro (ricordate il progetto del libro realizzato per la Filarmonica di Guidizzolo, grazie all’intuito della meravigliosa Silvia Lugana?) eravamo nell’entroterra mantovano, ma avevamo preso come base Desenzano, per far finta di essere in vacanza. E un po’ in vacanza ci sentivamo davvero, tanto da collezionare alcuni dei ricordi più belli, insieme ai nostri amici che ci avevano raggiunti per passare una giornata in spiaggia. Ci sono tornata in questi giorni per un press tour che ha come obiettivo la promozione della città e del territorio. Ne ho scoperto ancora una volta, se…
Ritorno alla vita?
A quanto pare domani si torna alla normalità, riapre quasi tutto, riparte la vita. C’è gran fermento da parte di molti, chi scalpita per tornare nei negozi, nei ristoranti, nelle botteghe. Io non mi sento pronta. Io potrei uscire, ma ho paura. E paura non ne ho avuta mai. Ma quando non ci sono regole chiare, c’è confusione. E laddove ci sono (poche) regole, vige l’anarchia. Perciò non c’è rispetto, e dove non c’è rispetto, non c’è tutela né libertà. Non è un Paese per fragili.…