Matteo era testimonial Airc, il primo non guarito della storia della fondazione. Il primo che doveva portare il messaggio che una vita bella fosse possibile nonostante il cancro.
L’ha fatto bene al punto che Matteo continua a essere testimonial Airc anche se non c’è più. E la cosa incredibile è che io raccolgo il suo testimone, pur non essendo malata.
“Vogliamo continuare a portare la sua storia come esempio fulgido di speranza e resilienza – mi hanno detto gli amici di Airc – E allo stesso tempo, raccontare la battaglia di chi sta affianco ai malati: ti va di dar loro voce?”.
È una gran bella responsabilità, perché di noi caregiver non si parla mai. Di chi sta sommessamente accanto e non può mai esternare paure e lacrime non si racconta mai. Ho detto subito di sì perché è ora di dire che i malati vivono meglio anche grazie a noi. E alla ricerca.
Oggi hanno trasmesso questo nuovo video durante la conferenza stampa Rai davanti a tutte le massime cariche dell’azienda: difficile trattenere l’emozione e l’orgoglio.
Hanno presentato anche la settimana dei #cioccolatinidellaricerca che andrà dall’1 all’8 novembre: i cioccolatini non potranno essere venduti in piazza, ma li troverete comunque su Amazon oppure nelle filiali Banco BPM.
Aiutare la ricerca non significa solo donare la possibilità a chi ha il cancro di fare una vita migliore, ma darla anche a chi sta loro accanto.
Matteo credeva fortemente nella ricerca, Matteo ha condotto una vita bellissima grazie anche alla ricerca. Ora lui non potrà più beneficiarne, ma troveranno la cura che salverà qualcun altro e lui ne sarà felice ugualmente. Comprate i #cioccolatinidellaricerca: fatelo per lui. Fatelo per voi.
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