5 mesi, Teo. È cambiata radicalmente la mia vita. È cambiato anche l’anno. L’avresti mai detto che ci sarei arrivata salva, sana non lo so, a questo 2021? Sì, tu l’avresti detto, avresti sempre scommesso su di me. Cammino tanto, medito, leggo un sacco, scrivo scrivo scrivo, ascolto la musica a tutto volume, guardo tutti i film che ho in arretrato, dormo poco, di notte creo nella mente, il giorno creo nelle mani. Mi entusiasmo per le piccole cose, mi infiammo per le cose belle che mi stanno capitando, che poi capitando, io credo che attiriamo ciò che pensiamo di meritare. Mi sento amata, tanto. È come se la tua grande anima si fosse sparpagliata in tante anime e ora queste stiano chiamando la mia. E io le riconosco, e mi ci specchio dentro. E mi nutrono, e mi ispirano, a volte senza bisogno di parlare, anche a km di distanza. C’è così tanta energia intorno a me, segno tangibile…
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Fanculo Teo, buon compleanno
È stato qualche settimana fa. È successo, così, all’improvviso. Ho aperto l’agenda, lì dove segno i regali di Natale. I primi erano sempre quelli per te. Compleanno e Natale, mi andava via la tredicesima che non ho mai avuto. Ho richiuso l’agenda con un groppo alla gola che non ti dico. Ho realizzato che non ci sarebbe stato nessun compleanno. Il Natale sì, quello arriva sempre. Ma che cazzo di Natale, però. La tredicesima che non ho mai avuto sarebbe rimasta intatta. Per chi? Sono le 00.30 del 15 dicembre. Ho passato metà serata sul divano in silenzio a leggere un libro che mi parla di me senza di te, poi mi sono addormentata per la stanchezza, poi mi sono risvegliata di colpo e ho ricominciato a piangere, poi mi è venuto da vomitare. Fanculo, Teo. Non avevi alcun diritto di lasciarmi sola, non dopo avermi illusa che non l’avresti mai fatto. Mi avevi promesso che saresti guarito, che saremmo…
Io, testimonial Airc
Matteo era testimonial Airc, il primo non guarito della storia della fondazione. Il primo che doveva portare il messaggio che una vita bella fosse possibile nonostante il cancro. L’ha fatto bene al punto che Matteo continua a essere testimonial Airc anche se non c’è più. E la cosa incredibile è che io raccolgo il suo testimone, pur non essendo malata. “Vogliamo continuare a portare la sua storia come esempio fulgido di speranza e resilienza – mi hanno detto gli amici di Airc – E allo stesso tempo, raccontare la battaglia di chi sta affianco ai malati: ti va di dar loro voce?”. È una gran bella responsabilità, perché di noi caregiver non si parla mai. Di chi sta sommessamente accanto e non può mai esternare paure e lacrime non si racconta mai. Ho detto subito di sì perché è ora di dire che i malati vivono meglio anche grazie a noi. E alla ricerca. Oggi hanno trasmesso questo nuovo video…
Bomba!
Sono sveglia dalle 4, come nemmeno da piccola quando sapevo che doveva arrivare Babbo Natale. Ero agitata, ma di quell’agitazione bella, carica di cose belle. Mi rigiravo nel letto, pensando a come sarebbe stata stasera. Ed è stata oltre le aspettative. Al mio fianco un’amica, con cui condivido tanto, oltre alla passione per lo shopping. Tra il pubblico, le nostre famiglie, gli amici di Mondadori, i tuoi fan più sfegatati. Ti sono venuta a salutare al cimitero prima di andare a Milano e avevo il cuore in gola. Ho cercato di raccontare te, noi, il tuo “Un altro giorno insieme”. Credo sia arrivato il messaggio, soprattutto ho voluto lasciare al pubblico una frase del tuo libro: “Non salverai mai nessuno facendo semplicemente il tuo dovere. Se vuoi salvare qualcuno devi sporcarti le mani, devi fare più del compitino”. Perché non basta fare il giusto, bisogna dare il massimo, sempre e in tutto, dicevi tu. E poi alla fine ho lanciato…
Un Amore che non imprigiona
Arrivo agli studi di Tv2000 stamattina, per partecipare alla puntata di “Bel tempo si spera”. Mi microfonano. Non sono emozionata, sono abituata a parlare in pubblico. Mentre mi fanno attendere di andare in diretta però, fanno partire come prova l’intro della puntata: è uno spezzone di quando ci andasti tu, in diretta. Sento la tua voce. Vacillo, ho un tuffo al cuore. Le lacrime fuoriescono naturali. Il rimmel, mannaggia. Mi ricompongo, vado davanti alle telecamere. Sono tranquilla. Sei tu a parlare per me. Ti sento nei miei pensieri, nella mia voce che non trema. Ma poi sento le parole di Don Mauro. E vacillo di nuovo. Perché diventa tangibile l’amore che hai lasciato agli altri. E a me. Mi ricompongo, ricomincio a parlare. Ma stavolta la voce trema. Perché si fa viva la consapevolezza che tu fisicamente non sei lì con me. Ma ti sento, avverto un brivido, la tua mano sulla mia schiena, come a dire: stai andando forte,…
La tua ultima intervista
Questa all’apparenza potrebbe sembrare solo un’intervista. Ma non lo è. Questo è un dono grande, immenso, che il destino ha voluto farci. Il destino che stavolta ha preso le sembianze di Angela Iantosca, direttore di “Acqua e Sapone”. A febbraio, appena cominciato il lockdown, mi scrive: “Francesca, raccontiamo la vostra storia?”. Con il tempo lento della chiusura forzata, prende forma il come: “Perché non intervisti tu lui?”. Nessuno sapeva che questa sarebbe stata la sua ultima intervista. E per questo sono infinitamente più felice che sia stata io a fargliela. Eravamo emozionati, tuttora quella rimane una delle mattinate più belle della nostra vita insieme. Ne è uscita non un’intervista, ma una dissezione a cuore aperto: risposte che sono eredità di senso, risposte per la vita. Da qui traspare com’era lui: il suo attaccamento alla vita, la sua fame di sogni – “Sto lavorando per il mio lieto fine”, recita il titolo -, il suo amore per me. “Quando ti dico…
Da Matteo a Francesca
“Per June, che amava questo giardino. Da Joseph, che le sedeva sempre accanto”. Certe persone passano la loro vita insieme…”. Amore mio eterno, questa è una delle mie frasi cinematografiche preferite tratte da uno dei miei film preferiti, tanto che ogni volta che trovavo una panchina che somigliasse a quella di Anna e Will ti ci trascinavo a fare una foto romantica. Tu lo sapevi. E così mi hai fatto un regalo grande. “Piccole fiabe per grandi guerrieri” non era stato dedicato a nessuno. Dicevi che ti eri scordato. In realtà, credo tu volessi dedicare il tuo vero e unico sogno: il tuo primo romanzo. Perché tu non sprecavi mai un gesto, ma davi un significato a tutto. Così quando ho aperto “Un altro giorno insieme” per la prima volta, il cuore mi si è fermato di colpo alla dedica: “Da Matteo che sognava intensamente, a Francesca, che ancora oggi è tutti i suoi sogni”. Hai voluto dedicare a me…
Un altro giorno insieme
Amore mio luminoso e puro, stasera ho onorato la nostra tradizione: come 3 anni fa, quando uscì “Piccole fiabe per grandi guerrieri”, sono andata alla Mondadori di Arese e ho acquistato la nostra copia di “Un altro giorno insieme”, anche se ne avevo già una in casa, perché dicevi: “Il talento va sostenuto e io voglio sostenermi e gratificarmi”. Sai che eri dove sognavi di essere da sempre? All’ingresso, sotto “Romanzi” e tra le “Novità”. Ricordo ancora quando 3 anni fa spostasti Piccole fiabe dal reparto Bambini a quello delle Novità! Be’, ora ci sei di diritto! Così come sei tra i primi 100 in tutte le classifiche di Amazon, dai Bestseller alle Novità, ai Libri per ragazzi. Così come oggi da Nord a Sud tutta Italia si è tinta di arancione! Così come Piccole fiabe è andato in ristampa: abbiamo venduto 7 mila copie, e ora saranno sempre di più! Quanti miracoli, Losino! Ma quello più grande l’hai compiuto…
Nuovo nato in casa FavoLosa
Circa un anno fa abbiamo concluso il tour di “Piccole fiabe per grandi guerrieri”. Poi è stata salita, 30% di pendenza a 4000 mt d’altitudine. È mancato l’ossigeno per tutto il tragitto, letteralmente. Il tumore ha cercato di costringere Teo alla resa a più riprese, poi il Covid ha cercato di metterlo ko. Nel mentre, qualcuno ha tentato più volte di nuocere alla nostra felicità, facendo del male alle nostre cucciole. Ma Teo è ancora qui. Le nostre bimbe anche. Io mi reggo in piedi a stento per tutte le botte, ma ci sono. Oggi alle 14.30 ha suonato il campanello. Il corriere. “Il corriere a quest’ora?”. Un piego libri per Matteo Losa: “Urgente”. Lo tocco. So cos’è. Lo apriamo insieme. Eccolo. È lui. La copia staffetta del suo nuovo libro. Esiste. Esisterà. Teo ha scritto questo libro in un anno, l’anno più brutto della sua vita. Un anno è poco per scrivere un romanzo di quasi 400 pagine, tra…
In bocca al lupo, Cappuccetto Rosso!
E così, eccoti anche qui. In una delle gallerie più prestigiose di Milano a esporre per la prima volta le tue opere fotografiche. La mia preferita è quella di Cappuccetto Rosso: in mezzo a una selva intricata e oscura, spicchi tu, a illuminare la scena. Sa solo Dio quante selve hai dovuto attraversare, dove il maligno da affrontare non era il lupo cattivo, ma i tuoi demoni, ma chissà come, sei sempre stato tu la luce, il faro a illuminare il cammino. Ti dai un obiettivo e come per magia, questo si avvera. Mi piace pensare che sia perché dentro di te hai già ben chiara la tua strada. Ma mi piace prendermi anche una parte di merito: perché a nulla serve aver chiare le proprie follie se non si ha accanto un complice pronto ad assecondarle e a spronarti a inseguire i tuoi sogni. Perciò, eccomi: a dirti che sono fiera di te per tutto quello che fai, ma…