“Per June, che amava questo giardino.
Da Joseph, che le sedeva sempre accanto”.
Certe persone passano la loro vita insieme…”.
Amore mio eterno, questa è una delle mie frasi cinematografiche preferite tratte da uno dei miei film preferiti, tanto che ogni volta che trovavo una panchina che somigliasse a quella di Anna e Will ti ci trascinavo a fare una foto romantica.
Tu lo sapevi. E così mi hai fatto un regalo grande. “Piccole fiabe per grandi guerrieri” non era stato dedicato a nessuno. Dicevi che ti eri scordato. In realtà, credo tu volessi dedicare il tuo vero e unico sogno: il tuo primo romanzo. Perché tu non sprecavi mai un gesto, ma davi un significato a tutto.
Così quando ho aperto “Un altro giorno insieme” per la prima volta, il cuore mi si è fermato di colpo alla dedica: “Da Matteo che sognava intensamente, a Francesca, che ancora oggi è tutti i suoi sogni”. Hai voluto dedicare a me il tuo capolavoro, citando i miei sogni.
Nel libro c’è una scena che si svolge su una panchina al Bosco Verticale di Milano, che viene ribattezzata Notti proprio in onore del film “Notting Hill”, sopra la quale J scrive una frase romantica per Barbie, citando quella del film.
Ecco, io son giorni che giro e rigiro il tuo libro per le mani, ma non riesco a rileggerlo: c’è dentro troppo di noi e un po’ mi fa male. Ma mi piacerebbe un giorno, quando sarò pronta, andare a Milano, sedermi su una panchina davanti al Bosco Verticale e farla diventare la nostra panchina, la nostra Notti.
E lì ti rileggerò, perché noi non potremo passare la nostra vita insieme, ma il nostro Amore può tenerci seduti una accanto all’altro per sempre.
No Comment