“Per June, che amava questo giardino. Da Joseph, che le sedeva sempre accanto”. Certe persone passano la loro vita insieme…”. Amore mio eterno, questa è una delle mie frasi cinematografiche preferite tratte da uno dei miei film preferiti, tanto che ogni volta che trovavo una panchina che somigliasse a quella di Anna e Will ti ci trascinavo a fare una foto romantica. Tu lo sapevi. E così mi hai fatto un regalo grande. “Piccole fiabe per grandi guerrieri” non era stato dedicato a nessuno. Dicevi che ti eri scordato. In realtà, credo tu volessi dedicare il tuo vero e unico sogno: il tuo primo romanzo. Perché tu non sprecavi mai un gesto, ma davi un significato a tutto. Così quando ho aperto “Un altro giorno insieme” per la prima volta, il cuore mi si è fermato di colpo alla dedica: “Da Matteo che sognava intensamente, a Francesca, che ancora oggi è tutti i suoi sogni”. Hai voluto dedicare a me…
Tag Of insieme
23 agosto 2002, ore 23.40
Amore mio straordinario, oggi sarebbero stati 18 anni insieme. Quest’anno mi sarebbe bastato festeggiarli a casa nostra, con le nostre cucciole e uno dei tuoi hamburger buonissimi. Ma tu non ci sei. O meglio, non sei più fisicamente accanto a me. Ma con la tua forza incredibile, ci hai trascinato tutti qui, in questo luogo così pieno di senso per noi. Qui ci siamo incontrati per la prima volta 19 anni fa: io giocavo nella Mista, tu volevi provare la pallavolo. Ti ho visto al bar e ho detto a mia mamma: “Lo vedi? Lui sarà mio”. Come dicevi sempre tu, “Bimba vuole Bimba ha”, e così è stato. Dopo un anno di corteggiamento (una volta si usava così), dopo svariate bollette intercontinentali del cellulare che mio padre sogna ancora di notte, la sera del 23 agosto del 2002 ho deciso di baciarti, sancendo l’inizio della nostra storia (una volta si usava così). Che speravo fosse da sogno, ma mai…
Ti ho trovato nel sole che calava
Amore mio gigante, oggi sono partita per il lago. La prima vacanza senza di te. Non ero più abituata: come si fanno le vacanze in gruppo? Avremmo dovuto partire insieme, la pneumologa ci aveva consigliato un luogo fresco al di sotto dei 1000 metri di altitudine per non affaticare i polmoni. Poco prima della tua partenza, ti avevo girato dei link da guardare per provare ad andare in vacanza. Ma sei partito senza di me. È una sensazione strana, quella che provo: avevo una gran voglia di cambiare aria, ma al tempo stesso mi sentivo in colpa. Sai, nell’immaginario comune, dovrei rintanarmi in casa vestita di nero. Ma non sono mai stata una persona comune, noi due non lo eravamo. È stata una giornata spensierata, ma verso sera, ho sentito il bisogno di venirti a cercare. Ti ho trovato nel sole che calava, la tua ora preferita. E lì, siamo stati insieme per un po’.…
Il dono di stare insieme
Amore mio immenso, anche oggi ci hai fatto un regalo: il dono di stare insieme, quando non era affatto scontato. Ma tu poco prima di andartene, mi avevi fatto comprare 200 euro di carne per fare una grande grigliata, e così è stato. Ti sarebbero piaciute un sacco le costine del Cornetti, adoravi la loro carne. Poi abbiamo fatto una passeggiata nelle nostre campagne, ai tuoi, ai nostri posti. Ci tenevo tanto, per me è stato una sorta di pellegrinaggio. Ho tinto di giallo anche quei sentieri, perché chi ci passa non si perda. E ho tinto di giallo i nostri polsi: per ricordarci che siamo tutti legati l’uno con l’altro; che siamo tutti appesi a un filo, quindi che è davvero inutile perdere istanti di vita incazzati o dietro a cose futili, e che tu sei sempre con noi, spronandoci a essere luce a nostra volta. Non è stata una semplice grigliata, ma non riesco a vivere senza immergermi…
Nuovo nato in casa FavoLosa
Circa un anno fa abbiamo concluso il tour di “Piccole fiabe per grandi guerrieri”. Poi è stata salita, 30% di pendenza a 4000 mt d’altitudine. È mancato l’ossigeno per tutto il tragitto, letteralmente. Il tumore ha cercato di costringere Teo alla resa a più riprese, poi il Covid ha cercato di metterlo ko. Nel mentre, qualcuno ha tentato più volte di nuocere alla nostra felicità, facendo del male alle nostre cucciole. Ma Teo è ancora qui. Le nostre bimbe anche. Io mi reggo in piedi a stento per tutte le botte, ma ci sono. Oggi alle 14.30 ha suonato il campanello. Il corriere. “Il corriere a quest’ora?”. Un piego libri per Matteo Losa: “Urgente”. Lo tocco. So cos’è. Lo apriamo insieme. Eccolo. È lui. La copia staffetta del suo nuovo libro. Esiste. Esisterà. Teo ha scritto questo libro in un anno, l’anno più brutto della sua vita. Un anno è poco per scrivere un romanzo di quasi 400 pagine, tra…
Il viaggio più bello
“Se oggi finisci presto di lavorare, mi porti a fare un giro in campagna?”. Teo non mette piede fuori di casa da 6 mesi, ben prima del lockdown, da quando i suoi polmoni si son rivelati troppo fragili per poter star nel mondo. Così oggi quando me l’ha chiesto, non ho potuto non esaudirlo: ho chiuso il pc alle 17, ho preso la sua mano e l’ho portato a rivedere i suoi luoghi del cuore. I profumi del bosco, quelli del grano, anche l’olezzo del letame appena sparso, tutto sembrava più bello. “Sai, mi devo preparare per tornare a Tokyo… Tutti i sogni che ti propongo è perché son sicuro di poterli realizzare”. Piano piano, un passo alla volta, abbiamo fatto un giro impensabile. “Son felice di averlo fatto con te”, mi ha detto una volta tornati a casa. Non so se torneremo mai a vedere i ciliegi a Tokyo, ma questo per me è stato il viaggio più bello…
Fare della prigione un paradiso
Ogni giorno è identico all’altro. Sveglia, colazione, pc, pranzo, pc, cena, divano, letto. E si ricomincia daccapo. Eppure sto amando tutto, tutto. Le nostre sveglie posticipate, i nostri pranzi cucinati insieme, i nostri pisolini nel prato con Nara che ci saltella intorno, le nostre cene indovinando le età di sconosciuti, le nostre serate a divorare serie tv – ma quanto ci è piaciuta “La casa di carta”, eh quanto? -, le nostre chiacchiere nel letto. “Quando ricomincerà tutto, sarò felice per te perché potrai uscire di nuovo e andare agli allenamenti e fare la tua vita di prima – mi ha detto serio Teo oggi – Ma mi dispiacerà perché amo averti con me nella mia vita. Per me questa quarantena é stato un upgrade. Son proprio felice con te, tanto”. È proprio vero che avere accanto la persona giusta nei momenti sbagliati può farti sembrare il paradiso anche la più terribile delle prigionie. [Now playing: Depeche Mode – “Home”]…
Ti chiamo dopo, papà
A me nell’ultimo periodo capita di svegliarmi presto, ma di non aver nessuna voglia di alzarmi per non sentire le brutte notizie del mondo là fuori. Così rimango nel letto a rigirarmi, a occhi aperti, in cerca di un buon motivo per farlo, di un pensiero felice, e spesso fatico a trovarlo in tempi come questi. Ma oggi è stato facile: oggi ho pensato a quando chiamerò il mio papà per fargli gli auguri, e a quando lo riabbraccerò – e sarà forte – e a quando staremo di nuovo tutti insieme. E festeggeremo e sarà bellissimo. Dopo ti chiamo, papà, per raccontarti il mio sogno semplice. Intanto, auguri papà, ti voglio un mondo di bene.…
L’amore ti cambia gli occhi
Stanotte Teo si è messo a russare. Forte. Capita di rado, ma capita. Così l’ho toccato dentro, per farlo girare. Ma niente. Mi ha svegliata. E mi sono messa a guardarlo. Non arrabbiata ma felice. Perché significa che stava riposando – cosa molto rara, ultimamente. E soprattutto che respira. Non ce n’è: la malattia ti cambia la prospettiva. L’amore ti cambia gli occhi.…
Se ci sono limiti non è amore
“A vedere come vanno le coppie oggigiorno, la velocità con cui si tradiscono, si mollano, si stufano, son felice di essere single”, mi ha confessato una mia amica ieri sera. Io invece son felice di essere in coppia, ma felice da impazzire. Metà della mia vita l’ho passata con quest’uomo, che ha trasformato in realtà ciò che ero in potenza. Senza essere mai un limite, ma un volano della mia energia, della mia fantasia, dei miei sogni. Se volevo rischiare, mi spingeva a farlo; se volevo cambiare, mi spronava; e lo fa ancora oggi. Sono giorni questi di grandi turbamenti: qualcosa potrebbe cambiare nella mia vita, e la novità, si sa, scombussola, soprattutto in una normalità conquistata a fatica. Ebbene, non ho mai sentito Teo mettermi di fronte ai nostri, ai miei limiti: “Sei brava, sogna in grande, ce la farai. Io ti aiuterò a scegliere ciò che ti valorizza. Insieme costruiremo il nostro futuro”. Ci sono giorni in cui…