A me nell’ultimo periodo capita di svegliarmi presto, ma di non aver nessuna voglia di alzarmi per non sentire le brutte notizie del mondo là fuori. Così rimango nel letto a rigirarmi, a occhi aperti, in cerca di un buon motivo per farlo, di un pensiero felice, e spesso fatico a trovarlo in tempi come questi.
Ma oggi è stato facile: oggi ho pensato a quando chiamerò il mio papà per fargli gli auguri, e a quando lo riabbraccerò – e sarà forte – e a quando staremo di nuovo tutti insieme. E festeggeremo e sarà bellissimo.
Dopo ti chiamo, papà, per raccontarti il mio sogno semplice.
Intanto, auguri papà, ti voglio un mondo di bene.
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