Ho vissuto giorni pesanti ultimamente. Momenti in cui il mio animo era triste, rassegnato, arrabbiato, in cui non sentivo il Natale. E non è bello, per due motivi: il primo perché il Natale è la festa della famiglia, della gioia, della speranza, dell’ottimismo e non sentirlo significa avere il cuore indurito e preoccupato, per questo pesante; il secondo, perché avere perso le speranze in qualcuno o qualcosa vuol dire un po’ essere già morti dentro, e allora è questa la vera fine del mondo, altroché i Maya. Però nell’ultima settimana qualcosa è cambiato. Sentirlo sorridere al telefono. Vederlo ributtarsi nei suoi progetti. Un compagno di squadra che ti conosce da tre mesi, ma si accorge che non sei la solita e ti chiede come stai. I ‘vecchi’ compagni di squadra che ti fanno sentire la loro vicinanza. Una festa di compleanno a sorpresa riuscitissima e lui che aveva gli occhi a sorriso. Un bacio sulla testa da papà, inaspettato perché…
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P.S. Ti amo
Vi siete mai trovate a vedere un film tra amiche, uno di quei film strappalacrime, melensi, che necessitano per forza di un pacchetto di Kleenex lì di fianco? Sicuramente sì! Ecco, oggi voglio inaugurare una nuova sezione del mio blog, una sezione che accomunerà molte di noi per certi versi, perché almeno una volta nella vita ci sarà capitato tutte insieme di soffiarci il naso a ripetizione e di lacrimare come nemmeno un’allergica alle graminacee in un campo di grano, quel momento in cui ci si gusta un bel film ‘vietato agli uomini’: il momento del Gineforum, ovvero il cineforum delle Gine, delle amiche di sempre o di quelle conosciute da poco, delle donnine sensibili e di quelle che hanno il ‘cuore di pietra’ e che non piangono nemmeno a picchiarle. Un film gettonato tra amiche e che con il Club delle Gine ho provato a vedere più volte è ‘Ps I love you’ con Hilary Swank e Gerard Butler,…
E io, di che addio al nubilato sono?
Oggi, tra un articolo e un imprevisto, ho trovato il tempo di fare il test proposto di recente da style.it, dal titolo: “E tu, di che addio al nubilato sei?”. Già, l’addio al nubilato… Premettiamo che da addetta al settore, non mi fa per niente onore il fatto che all’idea di organizzare il mio matrimonio, non saprei da che parte iniziare. Zero, tabula rasa. Come dire, un sommelier che alla pregiata carne di struzzo non sa che vino abbinare. Non è che non so gli step da seguire o come procedere, quello li so a memoria, ma non saprei proprio che tema seguire, che colore scegliere: hobby? Sport preferiti? Mete dei nostri viaggi? Lilla? Rosa? Rosso? Mah, nessuno che mi convince appieno, forse perché ancora non è arrivato il momento di pensarci davvero! Effettivamente, sono una bella contraddizione in termini: continuo a sfracassare le cosiddette al mio fidanzato per questa fatidica proposta che tarda ad arrivare, ma mi rendo conto…