Ieri ho fatto la differenza. Niente di eclatante, una cosa piccola piccola, che ero solita fare, ma che poi per svariate ragioni ho dovuto interrompere. Oggi dopo qualche mese ho riaccompagnato Teo all’ospedale: era un mio compito negli ultimi anni, ma da qualche mese per via delle tante incombenze di lavoro non ero più riuscita ad assolvere. Niente di che: si tratta di accompagnarlo e aspettare che faccia la visita con l’oncologa e vada in farmacia a ritirare la cura. Tutto qui. Una questione di qualche ora, tra autostrada e ospedale. Di solito, poi noi abbiamo un rituale: finita la visita, ci fermiamo a mangiare in un locale carino lì davanti, così la trasferta ci sembra meno triste. “Era da tanto che non venivamo qui…”, mi dice oggi con un sorriso dolce. Spesso, nell’ultimo periodo mi tornava a casa sempre sfatto e incazzato; ieri dovevate vederlo… era felice e sorridente e non sembrava nemmeno che eravamo stati al Monza Village. Oggi faccio il…