Nella nostra casa potenzialmente avrebbe potuto esserci tanta tristezza, tanto dolore, tanta sofferenza. O almeno, a questo ero preparata. Convivere ogni giorno con la malattia è qualcosa che alla lunga sfibra. E non nascondo che non mancano i giorni bui, quelli in cui è anche solo difficile trovare il modo di parlarsi, talmente pesa il cuore. Ma sorprendentemente in casa nostra si ride. E tanto. Di quelle risate che ti manca il respiro, che ti scendono le lacrime dagli occhi, che non riesci a smettere. Quando ci inseguiamo per casa, quando ci facciamo il solletico, quando non ci prendiamo sul serio. Rido tanto che mi esce il cuore dagli occhi. “Una risata vi seppellirà”, urlavano cinquant’anni fa. Per ora, mi sta solo salvando, perché ho la consapevolezza che se dovessi morire adesso, morirei felice. Ma felice davvero.…