Il matrimonio segue delle regole non scritte ben precise, che derivano da tradizioni e abitudini tramandate nel tempo di generazione in generazione. Per esempio, sposarsi nei mesi di maggio e settembre, i più gettonati per il clima mite, quando la primavera e l’inizio dell’autunno fanno da preludio ed epilogo alla stagione più calda. Certo è che le regole sono fatte anche per essere infrante: ed è così che negli ultimi anni si sta facendo largo anche l’idea di sposarsi in altri mesi dell’anno, anche quelli più freddi, come dicembre, o quelli meno ‘affascinanti’, come ottobre e novembre, in pieno autunno.
L’autunno da sempre è la stagione meno considerata e più ignorata, vuoi per la natura che perde man mano la sua vitalità, fino a spogliarsi di tutte le foglie, vuoi per il clima che comincia a irrigidirsi e soprattutto nel Nord Italia lascia spazio alla nebbia e alla pioggia. Ma dirsi sì in mezzo alla natura più romantica – nel senso letterale del termine – con gli alberi che si tingono di rosso carminio e giallo sole e l’erba ricoperta di brina può avere il suo perché. Per esempio, avete mai pensato a un matrimonio in vigna? Se siete dotate di una certa cultura del bere, se apprezzate degustare un buon calice, se amate le atmosfere conviviali e la natura, allora potrebbe essere una soluzione originale per dirsi il fatidico sì.

Tanti sono gli agriturismi che mettono a disposizione la propria struttura per ricevimenti del genere, ma pochi possono essere comparati per accoglienza e qualità all’azienda agricola Roeno, situata a Brentino Belluno, in provincia di Verona, alle pendici del Monte Baldo, nella Valdadige, terra di confine tra il Veneto e il Trentino. Qui, oltre cinquant’anni fa, Rolando Fugatti e la moglie Giuliana fondarono un’azienda vitivinicola, portata avanti oggi con grande impegno e successo dai tre figli Cristina, Roberta e Giuseppe, che oltre a seguire la coltivazione della vite e la produzione del vino, sono particolarmente attenti all’enoturismo, accostando alla cantina l’agriturismo e l’accogliente locanda, dove è possibile degustare i vini con i piatti della tradizione trentina e veronese. I loro vigneti si estendono nella Valdadige trentina e in quella veronese, abbracciando a nord anche il Trentino Alto Adige e verso Verona la zona del Bardolino. Grazie alla partnership con Partesa e al progetto “Partesa per il vino”, che ha portato avanti un intenso percorso di valorizzazione del prodotto, aprendo nuovi scenari distributivi, oggi Cantina Roeno è diventata una realtà d’eccellenza a livello nazionale, pur rimanendo fortemente legata al territorio. Accanto alle tradizionali produzioni della zona, Cabernet Franc e Marzemino, si stanno dedicando con passione al recupero dell’Enantio, una vite molto antica, vero patrimonio della viticoltura europea, noto anche come “Lambrusco a foglia frastagliata”, ma geneticamente differente da tutti gli altri lambruschi.
La coppia che si rivolge loro per il ricevimento è sicura di ricevere le stesse attenzioni e di ritrovarsi in un ambiente caloroso e accogliente, come fosse casa. “A seguire gli sposi per decidere insieme il menu e i dettagli dell’allestimento è di solito Roberta, la più creativa di noi tre – racconta Cristina – La coppia può decidere di riservare una delle sale oppure di richiedere l’intera struttura in esclusiva, in base anche al numero di ospiti. Quello che è certo, è che qui troverà davvero una famiglia pronta ad accoglierli e a far fronte a qualsiasi imprevisto: una volta, ci siamo ritrovati a stirare l’abito della sposa prima che si dirigesse in chiesa!”. In cucina, mamma Giuliana, una certezza affinché tutto proceda senza intoppi e una garanzia di qualità: “I nostri piatti sono quelli della tradizione culinaria di questa zona, quindi polenta, cacciagione, strangolapreti burro e salvia, carne salà… Ovviamente poi i piatti li scelgono gli sposi con l’ausilio di mia madre. Il tutto innaffiato da vini di nostra produzione, abbinati al piatto giusto”. “Mettiamo a disposizione la barricaia per l’aperitivo di benvenuto, un posto ricco d’atmosfera, che colpisce sempre sia gli amanti del vino che non, le sale per il ricevimento e la musica d’intrattenimento, che qui può andare avanti fino a notte fonda, senza dar fastidio a nessuno, e poi i nostri vigneti, sfondo ideale per un servizio fotografico a tema, a stretto contatto con la natura”.



Come bomboniera, neanche a dirlo, un’ottima bottiglia di vino a tutti gli invitati: “Abbiamo numerose etichette, ma andiamo particolarmente fieri del nostro Enantio Terradeiforti Doc, dal gusto deciso e forte, ideale per accompagnare la selvaggina, i formaggi stagionati e gli arrosti, e del nostro Cristina, Tre Bicchieri e premio speciale “Vino dolce dell’anno”, secondo la Guida Vini d’Italia Gambero Rosso 2012”. Infine, l’agriturismo dispone di una decina di stanze, in cui alloggiare con i propri invitati la prima notte di nozze, se si arriva da lontano.

Insomma, alla base di una storia di successo c’è sempre una scommessa d’amore: che sia l’unione di di due persone per l’eternità o una coppia che decide di rilanciare il territorio, fondando un’azienda di famiglia nel secondo dopoguerra. Quello che conta è la passione e l’impegno che ci si mette in quello che si fa: per far sì che non si spenga tutto dopo l’iniziale scintilla, ma prosegua per molti molti anni.

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