La parola chiarezza deriva dalla parola ‘chiaro’, che a sua volta deriva dal latino ‘clarum’, ovvero luminoso, illuminato. Quindi, far chiarezza significa prediligere la luce, la trasparenza, il nitore. La chiarezza dovrebbe essere prerogativa sia personale sia interpersonale. Cioè, spesso siamo in balia di dubbi, preoccupazioni, ansie perchè non abbiamo ben chiaro dove siamo diretti, quale strada intraprendere, non c’è chiarezza dentro noi stessi: così ci riduciamo a comportarci come la mosca sotto una campana di vetro, che continua a sbattere la testa senza combinare niente e senza capire quale sia il reale ostacolo che le impedisce di proseguire il suo volo. Così noi: finchè non capiamo cosa vogliamo fare, dove vogliamo andare e chi vogliamo essere, continueremo a cozzare contro i nostri stessi errori, nella ricerca affannata di un cammino da intraprendere. Allora, prendiamoci cinque minuti per fare chiarezza: un taccuino, una penna e buttiamo giù i nostri pregi e difetti, i nostri talenti e i nostri limiti e da lì partiamo per il viaggio verso nuovi noi stessi.
E facciamo lo stesso anche nei rapporti con gli altri: spesso nascono incomprensioni e rancori per ombre lasciate lì a sopire, senza la volontà da ambedue le parti di fare luce e chiarire. Le incomprensioni nascono da fraintendimenti e basterebbe così poco per vivere meglio e ricominciare a volersi bene. Non appena si ha un dubbio, meglio chiedere a chi amiamo di ascoltarci un pochino e risolvere la cosa, piuttosto che arroccarci nelle nostre convinzioni e lasciare marcire l’affetto.
L’ombra non porta mai niente di buono, se non un momentaneo refrigerio o sollievo: è al sole che si riacquista sensibilità, è al sole che si è più felici, è al sole che nasce nuova vita. Scegliamo di fare chiarezza, scegliamo la luce. Per continuare a camminare più decisi e leggeri e non inciampare mai più.

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