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SeDici che mi vuoi bene…

settembre 23, 2016

“Ti voglio bene”, è così bella questa frase. È un po’ come dire “Voglio che tu stia bene, perché se stai bene tu, sto bene anch’io”.

[cit.]

L’ho letta l’altro giorno sulla bacheca di una conoscente e come sempre, non capita per caso. È proprio di questi giorni la mia riflessione su cosa voglia dire voler bene a una persona. Fino a qualche tempo fa, appartenevo alla schiera delle #cuoripertutti: avete presente quando in chat si conclude con TVB <3? Ecco. Poi, mi son detta che no, anche dietro un acronimo banale come questo, c’è sempre un significato: non basta mettere le iniziali per sminuire un sentimento. TVB vuol dire sempre “Ti voglio bene”. E se non te ne voglio più? No, non nel senso che desidero il tuo male, ma che magari il mio affetto si è affievolito, che il non saper stare senza di te di prima, è diventato un ‘forse sto meglio da sola’.

Diciamoci la verità, oggi i “Ti amo” e i “Ti voglio bene” sono svalutati più che sottovalutati: si distribuiscono a cazzo anche senza darci il peso che meritano. Lui mi dice “Ti amo”? Anch’io, va. Lei mi scrive “Ti voglio bene”? Ma sì, che mi costa, copiaincolla. Poi, nella realtà, lui non lo sopporto più, meglio il collega che mi fa gli occhi dolci e con lei la comunicazione è ridotta a un dialogo monosillabico. Però, l’importante è che alla fine ci sia un TVB.

Voler bene a un’altra persona implica davvero agire affinchè l’altro stia bene e questo presuppone di base il rispetto nel rapporto: se non c’è, allora non stai volendo bene a quella persona, perchè lo stai già ferendo, che l’altro lo sappia o no. Presuppone anche spirito di sacrificio, cercando di andare incontro all’altro con la massima sincerità possibile; se non si è più disposti a camminarsi incontro, allora il bene non c’è, non più. L’amore è gratuito, non si può imporre, dev’essere frutto di una scelta libera. Nessuno ci costringe a stare in un rapporto se non lo vogliamo e starci oltremisura significa non voler bene, in primis a se stessi.

Ma SeDici che mi vuoi bene, allora devi dimostrarmelo: devi mettere il mio bene prima del tuo perchè solo così puoi star bene anche tu. Che non significa dipendenza o succubanza, ma empatia e sensibilità; che non significa egoismo ma altruismo; che non significa esporre le proprie ragioni, ma in primis saper ascoltare. Per poi decidere se si vuole continuare a restare. Ma per davvero, non solo con un TVB.

Foto dal sito Elle.it
dimostrare il bene DuemilaSeDici SeDici... ti voglio bene voler bene
by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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