“Ti voglio bene”, è così bella questa frase. È un po’ come dire “Voglio che tu stia bene, perché se stai bene tu, sto bene anch’io”.
[cit.]
L’ho letta l’altro giorno sulla bacheca di una conoscente e come sempre, non capita per caso. È proprio di questi giorni la mia riflessione su cosa voglia dire voler bene a una persona. Fino a qualche tempo fa, appartenevo alla schiera delle #cuoripertutti: avete presente quando in chat si conclude con TVB <3? Ecco. Poi, mi son detta che no, anche dietro un acronimo banale come questo, c’è sempre un significato: non basta mettere le iniziali per sminuire un sentimento. TVB vuol dire sempre “Ti voglio bene”. E se non te ne voglio più? No, non nel senso che desidero il tuo male, ma che magari il mio affetto si è affievolito, che il non saper stare senza di te di prima, è diventato un ‘forse sto meglio da sola’.
Diciamoci la verità, oggi i “Ti amo” e i “Ti voglio bene” sono svalutati più che sottovalutati: si distribuiscono a cazzo anche senza darci il peso che meritano. Lui mi dice “Ti amo”? Anch’io, va. Lei mi scrive “Ti voglio bene”? Ma sì, che mi costa, copiaincolla. Poi, nella realtà, lui non lo sopporto più, meglio il collega che mi fa gli occhi dolci e con lei la comunicazione è ridotta a un dialogo monosillabico. Però, l’importante è che alla fine ci sia un TVB.
Voler bene a un’altra persona implica davvero agire affinchè l’altro stia bene e questo presuppone di base il rispetto nel rapporto: se non c’è, allora non stai volendo bene a quella persona, perchè lo stai già ferendo, che l’altro lo sappia o no. Presuppone anche spirito di sacrificio, cercando di andare incontro all’altro con la massima sincerità possibile; se non si è più disposti a camminarsi incontro, allora il bene non c’è, non più. L’amore è gratuito, non si può imporre, dev’essere frutto di una scelta libera. Nessuno ci costringe a stare in un rapporto se non lo vogliamo e starci oltremisura significa non voler bene, in primis a se stessi.
Ma SeDici che mi vuoi bene, allora devi dimostrarmelo: devi mettere il mio bene prima del tuo perchè solo così puoi star bene anche tu. Che non significa dipendenza o succubanza, ma empatia e sensibilità; che non significa egoismo ma altruismo; che non significa esporre le proprie ragioni, ma in primis saper ascoltare. Per poi decidere se si vuole continuare a restare. Ma per davvero, non solo con un TVB.

 
							 
			
No Comment