“Ricordati che esisti e che sei speciale”. Ha chiuso così oggi la conversazione una mia cara amica. Ricordati che esisti, prenditi tempo per te. Non sono una che si mette da parte, mai. Non ho lo spirito da crocerossina, ho ben presente le mie esigenze. Non rinuncio ai miei spazi. Ma nell’ultimo mese era giusto farlo: ho dedicato tempo, spazio, pensieri, salute al mio amore. Teo ora sta meglio, sorride. Ne è valsa la pena. Però quando ci si dedica anima e corpo all’altro inevitabilmente non resta molto per sé.…
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Un segnale dal passato
Voi lo sapete cos’è il destino? Lasciate che vi racconti una storia. Ieri scorrendo il wall di Instagram mi sono imbattuta in un post in cui si chiedeva agli utenti di condividere i più bei ricordi insieme ai nonni e mi sono commossa a leggere di fagiolini puliti, zoccoli volanti, merende sostanziose e partite a carte truccate. Perché erano gli stessi ricordi miei. Con gli occhi ancora lucidi, ieri sera riordinando la scrivania ho trovato questo: il biglietto di congratulazioni di mia nonna Teresa per la mia laurea. La sua…
Buon proposito #22: seminare bontà
L’altro giorno mi sono messa a piangere per una sciocchezza. In altre circostanze mi sarebbe scivolata addosso, ma ultimamente sono fragile. Stavo ascoltando un po’ di musica lounge, mentre lavoravo, quando la mia capa mi ha girato una mail in cui i superiori della nostra casa editrice mi facevano i complimenti per un pezzo che avevo scritto. Sarà stata la morbida voce di Moby in “Porcelain”, sarà che in quel pezzo ci avevo messo tanto di mio, ma quelle semplici parole mi sono sembrate un monito a non mollare, un…
Buon proposito #17: essere fiera di me
L’altro giorno mi batteva il cuore a tremila. Con Matteo siamo tornati dopo quasi vent’anni nell’istituto dove abbiamo frequentato le superiori, io in un indirizzo, lui in un altro. Vent’anni fa c’eravamo noi, assonnati e quasi obbligati, ad ascoltare gli ospiti esterni in quell’aula magna. L’altro giorno gli ospiti eravamo noi. Mentre Teo parlava, pensavo: dev’essere orgoglioso di sé. Io son sempre stata un cavallo di razza: la classica secchiona sulla quale le aspettative erano alte e non ne ha disattesa alcuna. Mentre lui era il cavallo mediocre, già zoppo…
Buon proposito #5: lasciare il segno
L’altra sera ho pianto come una fontana. Ho visto “Bohemian rhapsody” con colpevole ritardo, ma forse è stato meglio così: me lo sono gustato scevro dai commenti e dai pre-giudizi, e comunque me ne sarei fregata lo stesso. Che film. Capolavoro. E non per il film stesso, e nemmeno per l’interpretazione di Malek (eccellente!), e nemmeno ancora per la colonna sonora (inarrivabile, dopo i Queen nessuno mai), ma per le emozioni. E i personaggi. E il personaggio. Che poteva essere un Farrokh qualsiasi e invece ha scelto di essere Freddie…
Cose che ho imparato: 21/2017
“Che cazzo c’avrà mai da piangere, quello? C’è gente che non arriva a fine mese e ha una famiglia da sfamare: quelli devono piangere, non un milionario che va in pensione a 40 anni dopo 25 anni passati a calciare un pallone e nemmeno tutti i cretini che si stanno commuovendo dietro a lui”. Sacrosanto, ma ora cerco di spiegarvi il #TottiDay visto da me. Domenica sera io e Teo abbiamo seguito in parte la cerimonia di saluto al Capitano della Roma. Andando a cena dal nostro caro amico Re,…