Un uomo solo, che avanza sotto la pioggia battente, in una piazza deserta. Un uomo solo, che sembra trascinare con sé tutte le fatiche e le sofferenze dell’umanità. Un Cristo rigato dalla pioggia, che sembra lacrime. «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Lo hai ripetuto insistentemente, più volte. Ma nei tuoi occhi leggevo che avevi paura anche tu. Poi, l’adorazione del Santissimo e la benedizione sul sagrato, ai quattro angoli del mondo. In lontananza, dietro al rintocco delle campane, delle sirene di ambulanza. Così è questo momento, una Quaresima…
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Serendipità
Oggi è la Giornata Internazionale della Felicità. Che beffa che cada proprio in questo periodo. Mi sono svegliata con pensieri cupi. Questa notte io e Teo abbiamo litigato: in preda agli incubi, ci siamo detti le peggio cose. Abbiamo pianto tutte le nostre paure. Gli ho rivelato la mia più grande: “A cosa è valso lottare fin qui, se arriva una disgrazia simile e cancella tutto con un colpo di spugna? Cosa serve restare in vita se poi non mi resterà nulla in mano, se non avrò te? Tanto meglio…
A voi che vi credete Dio
Oggi non va. Non gira. Non mi piaccio, non mi riconosco. Son sempre stata ottimista, positiva nella vita. Ma questa situazione di costante minaccia mi sta destabilizzando. Oggi è il compleanno del mio migliore amico: avrebbe compiuto 34 anni, ma non posso andare nemmeno a portargli una primula sulla tomba. Inoltre, le bacheche dei social sono un continuo necrologio: ogni giorno leggo di amici e conoscenti che devono dare l’ultimo saluto ai loro cari tramite telefono o la voce di un’infermiera. “Dica a mio marito che l’amo”: se succedesse a…
Nara e il Coronavirus
Bau a tutti, io sono Nara, una delle due cagnoline di casa FavoLosa. Shibu è ancora dai nonni, mi manca, ma in questo momento è meglio che stia là con loro, così fa loro compagnia. Oggi è stata una giornata faticosa, ho lavorato tanto, e meno male che ci sono io che posso, a me il governo non ha messo alcun divieto. Dicevo, ho lavorato tanto: stamattina ho scavato un paio di buche vicino al tempietto di Bubù, facendo arrabbiare mamma e papà (non ho ancora capito perché si arrabbiano,…
#15: Viva il ‘fatto a mano’!
La crisi sta colpendo duro sotto la cintura. I soldi nei portafogli sono sempre meno e come si soleva dire una volta “Bisogna tirare la cinghia” per far quadrare i conti. Ma invece di disperarci e vedere il nostro potere d’acquisto diminuire sempre più, perché non ricominciare a fare le cose in casa con le nostri mani? Dagli alimenti al vestiario fino ai medicinali, recuperiamo le vecchie abitudini dei nostri genitori e dei nostri nonni, che riuscivano a vivere di quello che offriva la natura e sapevano trasformarlo in qualcosa di sano…