Un’amica che non vedevo nè abbracciavo da tempo, un pranzo in compagnia, un giro in campagna con acquazzone annesso e correre tutti insieme sotto la pioggia, un concerto della mia band preferita in assoluto, una grigliata in cascina in mezzo alla natura incontaminata con gli amici di sempre, una serata passata in casa a giocare ai giochi in scatola: può bastare per essere felici? Io dico di sì!
Questo era il primo weekend che passavo a casa dopo parecchio tempo, dopo numerosi aerei, e me lo son proprio goduto fino in fondo. Non è servito molto, eppure è stato tutto quello di cui avevo bisogno: amici veri, scampagnate nella natura, una marea di risate, adrenalina a mille, musica buona, energia a palla. Ho fatto davvero il pieno di cose belle per affrontare al meglio questa nuova impegnativa settimana: rivedere Vale dopo un paio di mesi, andare con lei e con altre care amiche a vedere i Subsonica, una delle band più brave dal vivo nonchè la mia band preferita di sempre e lì saltare ed essere talmente sudata da sembrare appena uscita dalla doccia; l’indomani ridere e scherzare davanti a delle belle costine insieme agli amici, mentre fuori imperversa la bufera e non sentire freddo, circondati dalla natura e dagli animaletti selvatici. A volte davvero non serve andare lontano o fare cose incredibili per trovare la felicità: basta vivere con l’atteggiamento giusto le cose di tutti i giorni, basta sapersi meravigliare delle cose belle, vivere con nuovo slancio le cose già vissute e saper sorridere degli imprevisti, come un acquazzone che ti sorprende a 5 km da casa in piena estate.
Questo weekend non ero in nessuna fantastica parte del mondo, ero a casa mia; non ero con nessun personaggio famoso o a nessun incredibile party, ero con gli affetti di sempre; non ho indossato nessuna sfavillante mise, ero in sneakers a correre in mezzo al fango o a saltare in mezzo al pogo. Eppure mi son sentita la persona più fortunata e ricca del mondo. Perché ho capito che sono abbastanza intelligente da godere dell’una e dell’altra situazione e che il quid in più, ciò che dà sapore alle cose, è la predisposizione ad accogliere il buono che la vita offre o a saperlo trovare anche in una giornata no. “Fuori è un giorno fragile, ma tutto qui cade incantevole come quando resti con me”: riconoscere l’importanza di ciò che abbiamo e di chi ci vuole bene, questo rende prezioso un giorno qualsiasi.

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