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La parola della settimana è… RANCORE

novembre 18, 2014

La parola rancore deriva dal latino “rancorem”, derivato di rancēre, ovvero ‘essere acido, guasto’. Quindi, il rancore è un sentimento che avvelena l’anima, fino a renderla inutilizzabile, marcia. È un qualcosa che sedimenta e sedimenta e sedimenta, finchè non appesantisce e logora. Il rancore è quel non detto e quel non fatto, quel non chiarito che viene lasciato lì a marcire, nella valle dei fraintendimenti e delle supposizioni, e che a lungo andare, rovina i rapporti e in primis, noi stessi. Perché il rancore rende più cattivi, più arrabbiati, più sospettosi, più diffidenti e arroccati nella torre delle nostre convinzioni, crediamo che sia solo colpa degli altri se le cose stanno così. E invece, il primo errore che si fa è proprio quello di pensare che noi non c’entriamo nulla. Ma se stiamo così male e i rapporti si stanno via via deteriorando, forse forse lo sbaglio lo stiamo commettendo anche noi.

Per lavare via il rancore dall’anima, la prima cosa da fare è guardarsi dentro e capire dove e quando abbiamo sbagliato noi. Sì, perchè non siamo esenti da errori, anzi. Una volta fatto questo viaggio introspettivo, occorre mettersi in viaggio verso l’altro e chiarire la situazione, parlarsi, dialogare. Mettersi a disposizione, ascoltare, ma anche tirare fuori tutto quello che si ha dentro. Pulire l’anima dai dubbi e dalle carogne e lasciarla libera di accogliere il nuovo.

La cosa più facile per tutti è trincerarsi dietro le nostre convinzioni, arroccarsi lì e dare la colpa di tutto ciò che non va all’altro: ma così si rischia solo di aumentare la frustrazione di non essere compresi e di non risolvere nulla. Portare rancore incattivisce, ci fa marcire sotto uno strato di “credevo che…” spesso frutto della nostra immaginazione e appesantisce. Proviamo a liberarci di tutto questo marcio e a lasciare entrare aria nuova: perchè dopo un po’ il marcio puzza e nessuno si prenderà la briga di pulire, ma solo di allontanare, perchè più facile. Allora facciamolo noi: nell’interesse di ricominciare a camminare più leggeri, puliti dentro e belli fuori.

 

Foto dal sito coppia.pourfemme.it
duemilaecredici parola della settimana Parole in azione perdono rancore
by Francesca Favotto | no comment
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La parola della settimana è… SBAGLIARE
La parola della settimana è… PAURA

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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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