• Facebook
Skip to content
  • Home
  • About me
  • We for Wedding
  • Contattami

DuemilaeCredici

Sii positivo… Puoi!

  • Cose che ho imparato

Cose che ho imparato: 14/2017

aprile 14, 2017

Quello che ho imparato negli ultimi dieci giorni, ve lo racconto attraverso tre episodi che mi sono capitati a distanza di pochi giorni.

Il primo giovedì scorso in macchina, diretti al Monza Village. In coda, ci si accosta una macchina scassata, targata Bulgaria, con su due bambini forse di etnia rom, quei bambini che per strada ispirerebbero poca fiducia, di cui non diresti mai: “Che carini”, anzi. Mi avvicino e mi viene istintivo girarmi verso di loro: uno ha lo sguardo perso nel sole, intento a guardare oltre il finestrino abbassato. Anch’io ho il finestrino abbassato. Dopo i primi istanti di diffidenza, quelli in cui ci si studia, ci viene spontaneo: io gli sorrido, il più piccolino mi apre un sorriso che spalanca il cuore, anche il più grandicello lo segue a ruota. Da lì in poi è una gara a chi sorride di più.

Il secondo, domenica sera. Io e Teo siamo in macchina, su una stradina di campagna, asfaltata ma molto stretta. A un certo punto, dopo una curva, ci rendiamo conto che davanti a noi ci sono due uomini in bicicletta. Uno di loro perde l’equilibrio e cade a terra, facendo tutto da solo. Intanto, dall’altra parte arriva una macchina… ma non si ferma. Noi accostiamo subito e mettendo le quattro frecce, Teo va a controllare che stia bene. Erano di origine pakistana o comunque magrebina, dei tizi che sarebbero passati come poco raccomandabili, di questi tempi. Eppure Teo si avvicina, gli sposta la bici dalla strada, poi il tizio gli tende la mano, come a dire: “Mi aiuti a tirarmi su?”. Teo lo afferra e lo aiuta ad alzarsi.

Il terzo, martedì mattina. In trasferta di lavoro a Santa Margherita Ligure, conosco la signora Linda, un’istituzione in paese: tutti i giorni si mette in centro con il suo banchetto e vende i prodotti del suo orto. Quel giorno, salutandola e facendole gli auguri di Buona Pasqua, prendo un limone e lo avvicino al naso per sentirne il profumo. Lei mi richiama indietro e mi dice: “Vieni che te ne regalo uno”. Poi mi stampa due baci sulla guancia.

In tutti e tre i casi, un sorriso mi ha aperto il cuore e una possibilità: quella di abbattere ogni muro, soprattutto quello eretto dai pregiudizi e dalla paura. Spesso siamo trattenuti dal fare la cosa giusta perché abbiamo sempre paura che dietro vi sia la cantonata o il pericolo, spesso abbandoniamo chi è nella difficoltà perché non ci ispira fiducia, spesso procediamo a passo svelto e con la testa china sul nostro cellulare, senza accorgerci che la vera ricchezza sta negli sguardi e nello scambio di energie.

Questa settimana mi sono portata a casa un sorriso bello come il sole, un grazie pieno di riconoscenza e un limone che terrò come amuleto portafortuna, perché un gesto di gentilezza e di bontà è sempre di buon auspicio. E l’ennesima lezione: che non si smette mai di imparare dalla vita, anche in mezzo al traffico, tra le imprecazioni e la stanchezza, nell’ora di punta; in mezzo a una stradina sperduta di campagna o camminando per strada. Basta darle l’opportunità di insegnarci qualcosa.

cose che ho imparato duemilaecredici gentilezza paura pregiudizi sorriso
by Francesca Favotto | no comment
share
Cose che ho imparato: 13/2017
Cose che ho imparato: 15/2017

Related Posts

  • La parola della settimana è… FIDUCIA

    ottobre 7, 2014
  • #44: Ascoltiamoci di più!

    novembre 5, 2013
  • “Notti magiche”

    giugno 10, 2015

No Comment

Leave a Reply Cancel Reply

Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

  • Facebook

Categorie

  • Alla ricerca della felicità
  • Buoni propositi
  • Cose che ho imparato
  • Dillo con una canzone
  • Esercizi della felicità
  • Lasciate che vi racconti una storia…
  • Parole in azione
  • SeDici…
  • Uncategorized

Articoli recenti

  • Essere un fiore è una profonda responsabilità
  • Piccola candela
  • Zona gialla
  • Il mio 2020
  • Dadirri

Commenti recenti

  • Francesca Favotto su Senza limiti
  • matteo su Senza limiti
  • Francesca Favotto su Cose che ho imparato: 25/2017
  • Elisabetta D'Ambrogio su Cose che ho imparato: 25/2017
  • Francesca Favotto su About me

DuemilaeCredici

  • Facebook

©2023 Designed with love in beautiful island.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Puoi accettarli, non fanno male.Va beneNo grazieDimmi di più