• Facebook
Skip to content
  • Home
  • About me
  • We for Wedding
  • Contattami

DuemilaeCredici

Sii positivo… Puoi!

  • Alla ricerca della felicità
  • Uncategorized

“Tutti insieme appassionatamente”

settembre 22, 2015

C’è una cosa al mondo che mi riconcilia come poche altre, che mi dona grande gioia e serenità. È un luogo che si trova in Italia e nel mio cuore e all’idea di poterci andare ogni volta è una festa, un rigenerarsi in automatico. Non si tratta di terme, di benessere, di grand hotel, di luoghi esclusivi e di lusso, ma di un luogo semplice, dove ho tutti i miei affetti, dove in qualche modo sono cresciuta, dove ho dei ricordi eccezionali, dove ho la mia famiglia, e quindi un pezzetto di cuore: questo luogo è Denore, un piccolo paesino disperso nelle campagne ferraresi. Qui abitano gli zii di mia madre, sua cugina e i suoi figli. Nonostante la lontananza, nonostante il grado di parentela, per me è come se fossero i miei veri zii: non ricordo estate in cui non si andava a trovarli e si passava qualche giorno in loro compagnia. Ci si muoveva in carovana: la mia famiglia, quella di mio zio e mia nonna e si andava a passare una piccola porzione d’estate in quel posto magico, dove non c’è assolutamente nulla, se non campi arati e seminati, una piccola chiesa, qualche roggia e tanti insetti e animali, ma dove potenzialmente hai tutto per poter essere davvero felice.

A casa dei miei zii, tutti sono sempre i benvenuti e chiunque si presenti a casa all’ora di pranzo o cena, ha un posto tavola assicurato. Così le tavolate a volte erano come quelle di Natale, pur non essendoci un reale motivo per festeggiare. In tavola arrivava sempre e solo roba genuina, fatta a mano da mia zia o da mio zio: cappelletti, salami, sottaceti, vino, carne… e chi più ne ha, più ne metta. I pranzi e le cene erano sempre lunghissimi e si rideva e si scherzava, tutti insieme. Poi si viveva all’aria aperta: si stava un po’ insieme alle nonne, si aiutava la zia a far razzolare le galline, si aiutava lo zio con la grigliata, si correva nei campi, si andava anche al mare qualche volta. Giorni semplici, in cui la giornata era scandita dalla serenità e dalla voglia di stare insieme.

Potete immaginare quindi che festa quando mio zio mi ha proposto di andare a trovarli lo scorso weekend: non stavo più nella pelle, come se fossi in partenza per i Caraibi. Perché per me oggi è ancora come quasi trent’anni fa: forse non ci son più le galline, la bisnonna è volata in cielo, gli zii sono invecchiati e fanno un pochino più di fatica, ma là si respira sempre un’aria di cordialità, tanto affetto, aria di famiglia, quella sensazione di protezione, di rete, di nido, che non ti fa sentire mai solo.

Ogni sera, mi addormentavo serena con una preghiera di benedizione per la fortuna di averli nella mia vita e di avere un posto nel mondo, dove tornare significa sempre essere a casa. E andandomene, un po’ di magone e una lacrima lungo la guancia è scesa, appuntamento fisso da trent’anni a questa parte: ma so che ci tornerò presto e sarà una festa, come sempre.

11898520_10207514107634251_5799771582456529358_n

Alla ricerca della felicità duemilaecredici famiglia felicità luoghi del cuore
by Francesca Favotto | no comment
share
“L’emozione non ha voce”
“Alla mia età”

Related Posts

  • La parola della settimana è… LIBERTÁ

    luglio 1, 2014
  • Buon proposito #2: cercare sempre la magia

    Buon proposito #2: cercare sempre la magia

    gennaio 18, 2019
  • #44: Ascoltiamoci di più!

    novembre 5, 2013

No Comment

Leave a Reply Cancel Reply

Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

  • Facebook

Categorie

  • Alla ricerca della felicità
  • Buoni propositi
  • Cose che ho imparato
  • Dillo con una canzone
  • Esercizi della felicità
  • Lasciate che vi racconti una storia…
  • Parole in azione
  • SeDici…
  • Uncategorized

Articoli recenti

  • Essere un fiore è una profonda responsabilità
  • Piccola candela
  • Zona gialla
  • Il mio 2020
  • Dadirri

Commenti recenti

  • Francesca Favotto su Senza limiti
  • matteo su Senza limiti
  • Francesca Favotto su Cose che ho imparato: 25/2017
  • Elisabetta D'Ambrogio su Cose che ho imparato: 25/2017
  • Francesca Favotto su About me

DuemilaeCredici

  • Facebook

©2025 Designed with love in beautiful island.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Puoi accettarli, non fanno male.Va beneNo grazieDimmi di più