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maggio 8, 2017

La costruzione di un amore

  • I sondaggi della Francina

“La costruzione di un amore | spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore | se te ne rimane”.
Ivano Fossati

Traggo continuamente ispirazione dal mio vissuto, da ciò che mi accade per raccontare la vita, e così è stato anche per questo post: per questa puntata de #IsondaggidellaFrancina tutto è partito da un articolo per Vanity Fair commissionatomi dalla mia Bossa (che mi conosce bene e sa che con certi argomenti do il meglio di me). Ispirandomi a un’inchiesta svolta dall’Huffington Post che chiedeva ai migliori psicologi e psicoterapeuti di coppia americani di dare qualche consiglio pratico alle coppie per migliorare la loro relazione, io mi son chiesta: ma perché non rivolgere le domanda alle mie amiche e amici su Facebook? La risposta è stata esplosiva: decine e decine di interventi nel giro di poco tempo mi hanno confermato la voglia che c’è di confrontarsi sull’amore, di condividere la propria esperienza, di mettersi in gioco, anche se solo in un piccolo sondaggino su un social.

Qui sotto potete leggere le risposte di chi ha partecipato: nessuno ha la regola aurea in tasca, ma ciascuno ha la regola che vale per sé, che fa funzionare quel piccolo micromondo creato con la persona che ama.

Se dovessi dare una risposta io al quesito, vi direi che ancora non ci ho capito una mazza. Nel senso che sono 15 anni che sto insieme a Teo: 15 anni sono tanti, di cui 11 vissuti pericolosamente. All’inizio funzionava l’entusiasmo, l’incoscienza della giovinezza; dopo ha funzionato la volontà di stare insieme, nonostante la paura; oggi funziona la pazienza, il dialogo, il fare un passo indietro, il tacere al posto dell’aprire bocca, il fare un sacrificio per vedere l’altro sereno, il sapere che comunque la cosa più importante al mondo siamo noi due. Il perdonarsi reciprocamente perché è più prezioso ciò che si è costruito assieme di quello che potrebbe rimanere dopo che la guerra della ragione sarà passata a lasciar macerie.

Ciò che più di tutto fa funzionare una coppia è l’amore: non i soldi, non il potere, non il desiderio, solo l’amore. Si è mai vista forza più potente?

“Non pensare che l’altro sappia ciò che vogliamo, ma imparare a esplicitarlo e gestire la risposta che può essere positiva o negativa” – Emanuele
“In primis, esser sinceri perché se ci teniamo le cose dentro alla lunga i non detti pesano come macigni. E poi bisogna ridere insieme, bisogna sapersi divertire insieme, anche con stupidate… e d’altro canto, riuscire a stare in silenzio: trovo sia una cosa davvero importante avere talmente tanta intesa e intimità da non dover dir nulla!” – Valentina V.
“(In estrema sintesi): mantenere passioni personali, inventare riti condivisi” – Daniela F.
“Non pretendere di cambiare l’altro/a né aspettarsi che l’altro/a faccia tutto quello che vuoi. Insomma, prima o poi una relazione in cui una persona si sente in dovere o costretta a essere la persona che non è realmente prima o poi finirà. Esempio: non costringermi a fare il padre prima del tempo, presto o tardi ti tradirò. Non farmi sentire di dover essere la super fatalona, prima o poi ti condannerò alla castità. Ma vale anche per comportamenti più prosaici, esempio le donne che vogliono a tutti i costi l’anello da 3000 euro, ma lui non se la sente di spenderli (non perché non la ama ma perché son cambiati i tempi): prima o poi verranno deluse” – Alessandra
“Evitare come la pesta la noia: cercare sempre qualcosa di nuovo da fare insieme, stare in mezzo alla natura e agli animali, camminare, scoprire, viaggiare, alimentare le passioni comuni e condividerle con il partner” – Valentina M.
“Penso che non ci sia un segreto valido per ogni coppia perché poi, fondamentalmente, ognuno vive la propria vita e ancor di più la propria storia d’amore a sé. Posso dirti però che se non comunicassi con mio marito il mio rapporto sarebbe già appassito. Non solo a parole, ma anche e soprattutto a gesti, fatti e perché no, anche con i silenzi. Creare un filo invisibile e unico di collegamento con l’altra persona che nessuno riesce a comprendere tranne chi lo vive. La complicità, l’empatia e anche quel pizzico di follia hanno reso il mio amore unico ai miei occhi. Sorrido solo a pensarci e questo resta per me un legame che rimarrà sempre inciso nel mio cuore… qualunque cosa accada” – Noemi
“Conservare la propria autonomia, non dipendere dall’altro, non rinunciare mai alle proprie passioni, aspirazioni e ai propri sogni” – Irene C.
“La base per avere un rapporto solido è il rapporto di amicizia, confidarsi, sostenersi e non nascondersi, ma essere se stessi sempre. Io e mio marito siamo insieme dal 2004 e abbiamo tre figli, vi assicuro che è difficilissimo, ma anche bellissimo! Il grande problema attuale, secondo me, è che si sono confusi i ruoli, ci siamo convinti che il padre può fare anche la madre, be’ vi assicuro che è impossibile, nel primo anno di vita il bambino riconosce la madre dall’odore e dalla voce, c’è un legame intrinseco che non si può spiegare!” – Emanuela
“Al corso per fidanzati la coppia guida ci ha detto che il segreto è andare a dormire solo dopo avendo risolto tutte le incomprensioni della giornata. Mai andare a letto arrabbiati. O si accumulerà tutto. Augurarsi la buona notte e perdonarsi a vicenda” – Gloria
“È importantissimo sentirsi liberi di fare le proprie scelte e allo stesso tempo sentire e sapere che l’altra persona ci appoggia e sostiene” – Irene S.
“COMUNICARE… nel bene e nel male!” – Claudia
“Parlare sempre, anche quando ci si vorrebbe solo insultare, cercando di capire le ragioni dell’altro, anche quando non si capiscono affatto. E poi andare sempre a dormire non da litigati, ma avendo fatto pace” – Paola
“Fare un buon lavoro su di sé per nutrire sempre la coppia: pensare che l’altro debba soddisfare i propri bisogni diventa un ombelico mai reciso a monte” – Maria Rosa
“Rispondo con una frase di Papa Francesco: “Litigate pure, tiratevi anche i piatti, ma mai andare a dormire senza avere fatto la pace”. Credo sia questo il ‘segreto’. Non esistono coppie perfette che non abbiano una incomprensione dovuta a molteplici ragioni: il lavoro, l’educazione dei figli, un commento inappropriato da parte della suocera o di qualcuno che ferisce una parte della coppia… Ma mai far sì che queste incomprensioni diventino macigni inespressi: parlare tanto, parlare sempre e di tutto!” – Stefania
“Comunicare, non lasciare che il sole tramonti senza aver chiarito: secondo me questo è fondamentale” – Gabriele
“Progettualità: non smettere mai di fare progetti insieme. Avere degli obiettivi e traguardi da raggiungere insieme è fondamentale!” – Alessia
“Case separate, cuori condivisi” – Raffaella
“Cercare di ricordare sempre come sia fatto l’altro, innamorarsi nuovamente dei pregi e accogliere i difetti. È difficile ma serve molto” – Maria Pia
“Rispetto, condivisione, stima” – Romina
“Fare ogni tanto un passo indietro. Non intestardirsi. Buttare un po’ di acqua sul fuoco invece di alimentarlo. Fa bene alla coppia. Fa bene a noi” – Rita
“Dall’alto dei nostri quarantuno anni di matrimonio posso solo raccomandare una cosa: per vivere serenamente non bisogna sempre volere a tutti i costi l’ultima parola. Occorre rinunciare tutte le volte che si ha la sensazione che oltre si potrebbe far male all’altro in modo irreparabile. Lo so, non si usa più chinare la testa, ma a lungo paga e le soddisfazioni arriveranno” – Daniela P.
“Saper stare da soli, all’interno della coppia! Nessun senso di dipendenza. Riuscire a stare in silenzio, senza l’ansia di dover sempre dire o fare qualcosa. Semplicemente stare insieme e ascoltare il silenzio dell’altro” – Alberto
“ICC: ironia, complicità, condivisione” – Rosa
“Amare la nostra metà più di noi stessi e sapersi mettere l’uno nei panni dell’ altro” – Arianna

“Sincerità, dialogo, essere se stessi con i propri pregi e difetti e non far finta di essere ciò che non si è perchè poi le magagne vengono al pettine. Accettazione. Ritagliarsi degli spazi propri e non vivere solo ed esclusivamente della coppia, fare sesso con costanza, progettualità e sicuramente – non ultimo – avere voglia di fare pace e non andare a letto arrabbiati. Per me è una violenza e faccio incubi, poi” – Micaela
Foto dal sito NQR
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by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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