Nella vita ci vergogniamo di tante cose. Chi di ciò che pensa, chi di ciò che ha fatto, chi delle proprie idee, chi del proprio corpo. C’è stato un momento della mia vita in cui sono appartenuta a quest’ultima categoria. Sono arrivata a pesare quasi 90 kg: mi rifugiavo nel cibo perché vedevo Teo deperire, così mangiavo per due perché inconsciamente pensavo di nutrire anche lui. Ero pesante, affaticata, rallentata. Poi qualcosa è scattato: Teo non migliorava, io intanto morivo. E allora ho deciso di fare qualcosa per me. Ho preso coscienza di essere troppo e ho capito che amarmi significava avere cura di me e del mio tempio. Oggi non sono una silfide, ma riesco a guardarmi allo specchio senza vergognarmi. E riesco anche a mostrarmi senza pensare che possa apparire ributtante. Il nero lo indosso solo quando voglio sentirmi seducente e non più per mascherare. I tubini non mi sembrano più così sbagliati addosso a me. La scollatura…
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Io sono vetro
Un mese fa ho deciso di fare una cosa per me. Un mese fa la mia vita non era ancora stata stravolta. L’ennesima volta. Un mese fa mi sono messa a dieta. Ma non per dire. Mi sono messa a dieta. Seriamente. In questo mese ci sono state alcune volte in cui mi sono detta: “Ma proprio adesso che sei più fragile ti metti a privarti della gioia del cibo?”. Sarebbe stato facile cedere alle tentazioni. Eppure. Oggi mi hanno detto che dimostro 26 anni al massimo, che sono una brava professionista, e il dietista mi ha fatto i complimenti più volte, dicendomi: “Sei stata bravissima, hai perso 5 kg di massa grassa in un mese, brava”. Uscendo dallo studio, mi sono messa a piangere: perché in questo mese solo Dio sa quanto bene mi avrebbe fatto un piatto di carbonara, ma ho deciso di fare una cosa per me. E brava me lo dico da sola: perché quando ero…
Quanto conta un bacio
Ci sono stati tanti momenti nella nostra storia in cui non ho potuto baciarti: quando sei stato operato la prima volta, poi la seconda, poi la terza. E quelle volte in cui ho preso l’influenza. E poi ultimamente quando abbiamo dovuto scongiurare un attacco di morbillo. Tutte queste volte mi hanno imposto di non baciarti. Per proteggerti l’ho fatto. Ma sappi che non c’è stata una volta in cui non abbia sofferto. Perché ti bacerei sempre. Perché ti bacerò per sempre.…
Più amore di così
Sabato sera siamo tornati lì, sulla panchina dove quasi 5840 giorni fa ci siamo dati il primo bacio. Io ero a cavalcioni sulla pietra – mai stata una signora – e vedendoti indeciso, ti dissi che volevo stare con te e ti baciai. Eri già l’amore della mia vita, valeva la pena tentare il tutto per tutto. E avevo ragione io. Oggi – dopo numerosi kg in più, qualche ruga sul volto, più capelli bianchi, 5 cicatrici sul corpo, qualche sogno infranto e molti realizzati, un tumore come terzo incomodo – siamo ancora qui. Proprio l’altro giorno ti chiedevo: “Ma come ci si fa ad amare ancora dopo tutti questi anni?”. Tu la risposta non l’avevi, io neppure. Ma so che non ci potrebbe essere più amore di così.…