E così anche quest’anno è Natale. Che ci crediate o no, è bello che sia così: quantomeno è una certezza, torna sempre e puntualissimo, il 25 di dicembre. Torna anche se non vi piacciono le feste, torna anche se non credete in Gesù Bambino, torna anche se state soffrendo, torna anche se siete incazzati, torna anche se non avete motivi per festeggiare. Torna, e in questo mondo così precario, che bello sapere che qualcosa o qualcuno torna sempre per noi. Quest’anno ho rischiato di appartenere alla schiera appena descritta: all’inizio dell’Avvento ero davvero incazzata nera, e già stanca, prima di cominciare a lottare. Sentire la parola cancro per l’ennesima volta nella storia di un ragazzo di appena 33 anni e per l’ennesima volta sotto Natale non è un rospo facile da ingoiare. Eppure. Ho passato i primi tempi a urlare contro il cielo e a chiedere: “Ehi, che cazzo, ce l’hai con me? Ce l’hai con noi? Che ti abbiamo…