“La salvezza non si controlla… Vince chi molla”. Niccolò Fabi Ci hanno insegnato ad accumulare, a trattenere, ad avere, a possedere. E infatti, le persone le reputiamo di nostra proprietà, non un dono, ma un acquisto. Ma degli acquisti prima o poi ci si stanca, ce ne si disfa quando non servono più. Dei doni no. Ci hanno insegnato a vincere, che De Coubertin era un coglione, perché si accontentava e chi si accontenta è infelice a prescindere, a raggiungere il successo a ogni costo, a stare sempre un passo avanti, ad avere sempre l’ultima parola. Ma dopo l’ultima parola di solito cala il silenzio. E silenzio può voler dire solitudine. Per anni ho accumulato: beni, ricchezze, parole, incomprensioni, rospi. Per anni ho voluto vincere: nelle competizioni, sul lavoro, nelle discussioni. Ed ero povera. E non avevo niente, quando in teoria avrei dovuto aver tutto. Poi sei arrivato tu. Che mi hai insegnato a lasciar andare, a non trasformare tutto…