Crisi. La parola più cliccata, più detta, più scritta, più ragionata, più temuta, più tutto del 2012. Gli esperti dicono che ci rincorrerà come un cane randagio attaccato alle caviglie anche per tutto il 2013. ‘nnamo bene. A me ‘sta crisi non mi ha mai fatto granchè paura, bene o male me la son sempre cavata, barcamenandomi tra una collaborazione e l’altra in questo pazzo pazzo mondo del giornalismo. Ma mò un po’ m’ha scocciato. Dicono che sia la peggiore crisi mai vista dal 1929: da lì a qualche decennio sarebbe scoppiata inevitabilmente la seconda guerra mondiale, che avrebbe ristabilito con immane sacrificio di vite e di popolazioni, la crescita dell’andamento economico. Oggi una guerra è assolutamente da scongiurarsi e verrà evitata dai numerosi organi internazionali e diplomatici, ma la domanda è: allora come ne usciremo? Questa crisi inizia a pesarmi un po’: da un lato, ci ha messo nelle condizioni di rimboccarci doppiamente le maniche e di alimentare la…
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Mai più lontani
Basta. Son stufa. Non voglio più essere ‘farabuttata’, mai più. No, niente a che fare con disonesti o farabutti, nel vero senso della parola. Solo un termine nuovo, inesistente, coniato da una coppia che si diverte quando sono insieme, che stanno bene, fin troppo. Se esistesse un dizionario delle parole inventate, lo trovereste di sicuro, con accanto questa definizione: Farabuttare = azione del mandare a casa nel cuore della notte il proprio/la propria fidanzato/a, costringendolo alle rigide temperature invernali o all’afa estiva. Il primo esempio di uomo ‘farabuttato’ fu Luca, un nostro amico, che stanco di staccarsi dalla morosa e di affrontare il viaggio in macchina ogni sera, decise di chiederla in sposa, per mettere fine a quest’epopea. Dalla storpiatura del suo cognome, venne coniato il termine in esame. Ecco, sì. Reciterebbe più o meno così. Solo che in quel caso, come nelle migliori tradizioni, il farabuttato era sempre l’uomo, che per amore della bella, affrotava ogni tipo di intemperie.…