Si è sempre soliti parlare di cosa l’amore è, di cosa l’amore ha: l’amore è libertà, felicità, serenità e un sacco di altre cose che con queste fanno rima baciata (appunto), l’amore ha diritti, l’amore ha doveri, ha sempre ragione, in qualche caso ha anche torto. Ma cosa l’amore non ha?
In questi giorni, sul web è diventato virale un video girato e voluto dall’organizzazione no profit Ad Council, dal titolo “Love has no labels”, ovvero l’amore non ha etichette. L’avrete visto sicuramente (impossibile non averlo fatto) e come me, magari una lacrimuccia l’avrete versata: sulle note dell’emozionante “Same love” di Macklemore (un titolo, un programma), si vede uno schermo sulla quale appaiono degli scheletri di diversa grandezza, che dapprima ballano, poi si abbracciano, poi giocano, poi si baciano. Tutto normale, se non fosse che quando sbucano da dietro, rivelano chi davvero sono: due donne, due uomini con il loro bambino, due anziani innamorati, due bambine, di cui una disabile, due amici, di due religioni differenti, un uomo e una donna, ma di differente nazionalità e colore della pelle. E si amano, tutti. Indistintamente. A dispetto del genere, della razza, della religione, dei pregiudizi. Un messaggio forte, ma spiegato in modo semplice: l’amore non ha etichette, l’amore semplicemente se ne frega.
E se ne frega di un sacco di altre cose, cui mi è capitato di pensare in questi giorni, l’amore sostanzialmente è povero, non ha…
Paura: quante cose si fanno per amore, che fanno rima con incoscienza? Ci si butta con il deltaplano per dire ti amo; si rimane al capezzale, tenendo forte la mano di colui che ci ha dato talmente tanto, che la sua perdita lascerà un vuoto incolmabile; si va incontro a un futuro incerto, basta che la mia mano sia nella sua; ci si spinge a cambiare, per assomigliare di più a quella persona che lui dice di vedere, ma che noi ancora fatichiamo a visualizzare; si è pronti a stravolgere tutti i piani, per condividere una vita con chi amiamo. Tutto questo fa paura, sfido io chi dice di no. Ci vuole stomaco, ci vogliono le palle, ci vuole cuore. Perché l’amore è quella cosa che ti leva il sostegno da sotto i piedi senza preavviso, che ti fa volare senza l’ausilio di ali, ma te le può spezzare nel bel mezzo del viaggio.
Limiti: se si ama, si è disposti a fare di tutto. Quante volte le nostre madri ci hanno detto: “Mi butterei nel fuoco per te?”. Credo che un amore irrazionale, viscerale, limpido e puro faccia fare questo. Ci si mette in viaggio la notte per farsi 300 km e darle solo un bacio; si fanno sacrifici per comprarle la casa dei suoi sogni; ci si butta in acqua senza pensarci, se la si vede annaspare. L’amore non ha limiti: e se ce li ha, allora non è amore.
Freni: sembra di andare a 300 all’ora, quando si ama. Perché l’amore dà quell’ebbrezza misto euforia misto gioia misto incoscienza, che solo le cose belle sanno dare: ci si bacia noncuranti in qualsiasi momento della giornata in qualsiasi luogo ci si trovi; ci si ama in silenzio, per non farsi sentire dai genitori che dormono nella stanza affianco; ci si fionda a casa sua, sotto la pioggia, solo per vedere il suo sorriso.
Radici: per amore si è disposti a lasciare casa e famiglia, sradicarsi dai ricordi e dalle abitudini per seguirlo, ovunque ci porti. Che sia in un posto nuovo o nella più incredibile avventura che stiamo per vivere.
L’amore non ha paletti: smettiamola di piantarli noi, con le nostre paure e pregiudizi. L’amore non ha gli occhi e non ha i denti: non vede le differenze, s’insinua piano, stravolge e inonda tutto, ma soprattutto non morde.
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