Quest’anno faccio i 30, cifra tonda che mi sta mettendo in crisi, a tratti sì, a tratti no. Ma è bello vedere come negli anni, alcune cose cambino, altre rimangano, come punti fermi, stelle fisse nel nostro incasinato universo. Arrivata quasi alla soglia del fatidico evento, posso ben dire di essere (stata) fortunata, perché sono circondata da tanto amore. Ho delle persone che nella mia vita c’erano venti, dieci anni fa, e ci sono ancora adesso. A parte la mia famiglia, alcune di queste sono le mie amiche più care: incontrate al liceo, si è formato un nodo indissolubile, che resiste alla lontananza, alle tempeste, alle discussioni, alle verità che fanno male.
Per celebrare quest’importante traguardo, abbiamo istituito il weekend dei “30+1”, perché una di noi in realtà i 30 li ha passati da un pezzo. Proprio come 12 anni fa, alla nostra prima vacanza insieme, abbiamo scelto una meta dove poter fare bisboccia insieme e tornare ‘giovani’… e cosa è meglio della riviera romagnola? Arrivate a Cervia, ci siamo sparate una piadina e poi ci siamo sistemate in spiaggia, salvo non prenderci un acquazzone, per via di alcune nuvole che passavano di lì. È stato un weekend fatto di risate, aneddoti, confronti, chiacchiere, ricordi. È stato bello notare per me come siamo cambiate in questi dieci anni: del programma di andare al Papeete a Milano Marittima e di stare in giro fino alle 6, come facevamo anni e anni fa, nemmeno l’ombra! Giretto in centro e alle 2 eravamo già a letto, pronte ad andare in spiaggia l’indomani per la tintarella. Ci bastavano i nostri sorrisi e le nostre chiacchierate, senza bisogno di fare nulla di speciale. Sono cambiate le nostre esigenze, le nostre aspettative, i nostri ritmi, le nostre responsabilità, siamo cambiate anche noi, ma non il nostro modo di volerci bene e di supportarci.
Ora abbiamo già lanciato l’idea di fare un weekend del genere ogni dieci anni, per celebrare il traguardo, ma soprattutto la nostra amicizia, senza dubbio che possa durare nel tempo. Mare, sole, vento tra i capelli e risate a non finire con le amiche di una vita: sì, l’“eternità è un battito di ciglia”, quando si sa cogliere l’importanza degli attimi, che tutti insieme vanno a comporre quell’astratto concetto chiamato felicità.

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