Ho fatto i conti: arrivata a metà dell’anno, ho già trascorso più di un mese in viaggio. E a fine luglio saranno anche di più. Ho visitato posti meravigliosi: in Italia, in Europa e nel mondo. Ho visitato terme esclusive, provato massaggi rilassanti, visto il sole coricarsi dietro l’oceano o dietro le colline, fatto il bagno al tramonto, assaporato la luce dell’alba, adorato la magnificenza dell’arte e della storia, pregato nelle più belle cattedrali costruite dall’uomo, pensato alla mia salute, praticato yoga all’alba, esultato allo stadio.
Ho fatto il pieno di benessere e di cose belle e ho saputo ringraziare ogni singola volta per la fortuna di essere stata scelta per quell’esperienza. Ho saputo scuotermi con l’entusiasmo di un bambino e riempirmi gli occhi di bellezza. Ho saputo mettermi in viaggio dentro me stessa, non solo con il corpo. Di ogni singolo luogo, di ogni singola esperienza, di ogni singola persona incontrata lungo il mio cammino, mi sono interrogata sul perché fossi lì, sulle ragioni che mi hanno portato lì e ho voluto trarre il meglio, perché fossero un dono, oltre che a un meraviglioso ricordo.
Ogni valigia fatta partiva piena, ma mi stupivo di come al ritorno ci fosse ancora spazio per le cose nuove che mi portavo a casa. E così era anche per la mia anima: partivo piena di aspettative, di gioia, di entusiasmo, anche di ansie, ma al ritorno un posticino per portarmi a casa le cose nuove che avevo imparato, la sensazione di ripartenza, di vita, di scoperta, anche di sana stanchezza c’era sempre. Incredibile come un viaggio riesca a volte a riordinare le incasinate tessere della nostra vita, a darci la forza di ricominciare anche se siamo stanchi, a trovare sempre la voglia di ripartire, anche se ci sentiamo fermi ai box da qualche giro.
Ma soprattutto una cosa ho imparato da tutti questi viaggi: che all’immenso piacere di partire, di andare, si accompagna sempre la grande gioia di tornare in quel posto che noi tutti comunemente chiamiamo casa. Perché “coraggio, lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare, non c’è niente di più vero di un miraggio e per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”. Perché per quanto uno ami viaggiare, non c’è posto più bello di casa, per chi ha un paio di occhi da incrociare e due braccia da cui tornare.

No Comment