Ci prova. Ci prova ogni anno, oh. Credo che vada avanti per sfinimento, fino a quando uno non cede e non crolla. Il Grinch ci prova ogni anno a rubarmi il Natale, ma ditegli che se uno dal canto suo ha voglia di credere nelle cose belle, di non mollare, di continuare a sperare e di emozionarsi davanti alle lucine dell’albero e del presepio, allora può andare avanti quanto vuole, il Natale non l’avrà mai.
Il mio, per esempio, me lo tengo ben stretto. Sono anni che potrei lasciarmi andare allo sconforto, visti i Natali recenti: l’anno scorso la morte di mio zio proprio la notte di Natale, tre anni fa la brutta notizia del ritorno della malattia e l’attesa delle due operazioni che avrebbero salvato il mio fidanzato, quest’anno non è da meno, con la terapia cui è sottoposto per combattere il cancro. Potrei odiare il Natale, odiare tutto e tutti, a dire il vero, prendermela con qualcuno o qualcosa per tutta questa sfiga che non accenna a diminuire. E invece.
Come ogni anno, non riesco a ricacciare le lacrime quando vedo l’alberello illuminato di sera, non sono riuscita a rinunciare alla corsa per regalare un pensiero a chi amo, nonostante il tempo scarseggiasse, non riesco a non pensare a quanto sarà bello abbracciare la mia famiglia il giorno di Natale, non riesco a non desiderare di passare la serata davanti alla tv, facendo scorpacciata di cartoni animati e film magici. E non riesco, nonostante tutto, a non ringraziare Dio per tutti i doni elargitimi durante quest’anno, e in generale, nella mia vita: una famiglia meravigliosa e unita, che continua a sorprendermi; degli amici spettacolari, che non mi fanno mai mancare nè sostegno nè affetto; un lavoro che amo, e che anche se a volte, mi esaurisce, mi fa sentire appagata e realizzata; un compagno che amo, che mi stimola a essere sempre migliore con il suo esempio e che mi fa amare me stessa, ogni giorno di più.
Potrebbe sembrare che che mi sia stato tolto tanto, potrebbe sembrare anche questo un Natale triste, ma come dice la mia amica Sara, “Se ci si conta e non manca nessuno, non si avvicina neanche lontanamente all’idea di tristezza”. Accanto ho chi conta, quelle persone che danno quel valore aggiunto alla mia vita, e questo basta e avanza. Fate in modo che per questo Natale non manchi nessuno alla vostra tavola: abbattete le distanze fisiche e del cuore, superate l’orgoglio, accettate il perdono, imparate a chiedere scusa, tornate ad abbracciarvi, di modo che possiate sperimentare il regalo più bello di tutti: l’unità. Perché non sia Natale solo un giorno, ma tutto l’anno.
Buon Natale!

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