“Mi interrogo sulla mia istruzione,
riavvolgo e cosa si vede?
Può essere che tu diventi la verità,
sono un seme che si chiede perché cresce”.
Pearl Jam
Oggi sono tornata alle scuole medie del mio paese. Erano vent’anni che non vedevo questo corridoio. Il cuore mi tremava: la stessa cattedra dei bidelli lì all’ingresso, la stessa aula di disegno, gli stessi parasole sgangherati fuori dalle finestre.
Ci fanno entrare nell’aula dove ci attendono 40 ragazzini di prima media: non passa molto prima che comincino con le domande a cuore aperto rivolte a Teo: di lui vogliono sapere tutto, come convive con la malattia, se lo spaventa, come è riuscito a realizzare il suo sogno. Poi a un certo punto Alessio spara la bomba: hai figli? Se no, li vorreste? Il sangue mi si gela: non ho mai avuto l’istinto materno, di bambini non ne sento l’esigenza in questo momento, ma so per certo che vorrei che qualcuno somigliasse a lui, che la luce di Teo si tramandasse.
Nel frattempo, si avvicina la mia ex prof di inglese. Anche lei non è cambiata in questi vent’anni. “Come stai? Son felice che mi hai riconosciuta…”. “Prof, son felice io più che altro. Lei con tutti gli alunni che avrà visto…”. “Bè, ma te non potrei mai dimenticarti, mi hai dato tanto…”. Io a lei? Se penso che è stata una delle prof che mi ha spinto a scegliere Lingue all’Università e ad amare così tanto lo studio, mi si gonfia il cuore di gratitudine.
Intanto, Teo risponde: “Al momento non ne abbiamo, la nostra vita è complicata e non ci permette di fare programmi a lungo termine come le altre coppie, ma se il prossimo stravolgimento fosse per una cosa bella come questa, be’ ne sarei felice!”. Mentre Teo passa la parola a un altro ragazzino, sento dietro di me un compagno esclamare sottovoce: “Sarebbero dei bravi genitori, secondo me, sì!”.
Sarei una brava mamma… Non lo so, l’unica cosa che so è che non mi spiacerebbe scoprirlo. Ma soprattutto che se sono la donna che sono oggi è anche merito di chi vent’anni fa ha lasciato in me qualcosa, dandomi la possibilità di lasciarle qualcosa in cambio. Oggi, nella scuola che mi ha vista bambina, ho capito di essere la donna che avrei sempre voluto essere. Oggi qui ho unito i puntini.
Donate il vostro meglio a chi incontrate lungo la strada: oggi potrebbe sembrarvi di poco conto, un giorno vi tornerà tutto.

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