A te che mi hai abbracciato forte, quando ancora si poteva. A te che mi hai abbracciata, quando non si poteva più. A te che mi hai scritto per sapere come stavo. A te che ti preoccupi tutti i giorni di sapere come sto. A te che mi hai portato la cioccolata. A te che mi hai portato le lasagne. A te che mi porti la spesa. A te che mi lasci sempre un cuore in bacheca. A te che mi hai scritto quanto fossi figa. A te che mi hai scritto quanto fossi stronza. A te che le tue parole le sento come balsamo nell’anima. A te che mi hai montato il mobile. A te che ti sei fatta 200 km solo per assecondare le mie follie. A te che cucini per me. A te e ai nostri aperitivi improvvisati. A te che mi accarezzi la testa, stando distante. A te che mi lasci una canzone al giorno perché sai che amo la musica. A te che non mi hai ancora detto che canzone sono. A te e ai nostri incontri sospesi. A te che mi chiami per farmi compagnia. A te che mi mandi un vocale perché sai che li apprezzo. A te e alle tue mail disseminate di fiori. A te e alle tue fragilità, che sono come le mie. A te che te lo leggo negli occhi quanto stai soffrendo, perché è lo stesso baluginio che vedo nei miei quando mi guardo allo specchio. A te e al tuo tempo prezioso che mi hai dedicato. A te che mi hai dato ottimi consigli. A te che mi hai dato fiducia. A te che hai disintegrato la mia corazza a picconate e mi hai insegnato la bellezza dell’Amore.
A tutti voi, grazie. A colpi di gentilezza, il mio cuore ha ricominciato a battere. Conosco il nome di ciascuno di voi ed è inciso dentro di me. Ma vi chiedo una cosa: se la vostra è gentilezza, continuate, vi prego. Se è solo cortesia, smettete.
Conosco bene la differenza e l’ultima cosa che voglio è avere intorno persone che possono fare a meno di me. Voglio persone che restano. Poche, ma scelte. Che mi scelgono. E che con gentilezza mi dicano: “Tu sei come nessun’altra”.
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