Voi sapete a che serve l’inverno? Lasciate che vi racconti una storia.
Non sono la donna forte che tutti credono. Che poi chi se ne fotte di quello che credono gli altri, il problema è che non sono quella che credevo io. Mi sentivo invincibile, sicura di me, senza paure, e invece ora ho solo voglia di rintanarmi sotto le coperte e scomparire. Di aspettare tempi migliori, senza la certezza che arrivino davvero.
Facile sentirsi forti quando va tutto bene, il problema è che nella mia vita nulla va come deve andare da anni, ma ero riuscita a trovare un mio equilibrio sopra la follia. Ora anche quel poco di serenità è svanito, come neve al sole. Ho ricominciato a mangiare senza regole, la prossima visita sarà un disastro, ciliegina su una torta indigesta. Nella notte ho demoni nella testa che mi fanno urlare; l’altra notte, Teo mi ha detto che piangendo, gridavo: “Non voglio più svegliarmi, perché quando apro gli occhi succedono cose brutte”. La mattina non ricordavo quasi nulla, come a voler rimuovere.
È arrivato l’inverno, qui sulla terra e nella mia vita. Forse mi era necessario, così come è necessario alla natura per rinascere. Sono fragile e senza radici possenti ora. Ma del resto non è la quercia la prima a rifiorire, bensì il bucaneve, tanto inerme quanto tenace da rompere il ghiaccio e rialzare la testa nel gelo.

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