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Per meno dell’amore non ne vale la pena

giugno 21, 2020

Quante volte il destino può girare il suo coltello nelle carni di un uomo? Infinite, ve lo assicuro. Ci sono storie in cui sembra che si sia toccato il punto più profondo di dolore oltre il quale una vita può spezzarsi, ma no, poi capita qualcos’altro che carica ulteriormente il fardello.

Alex Zanardi ce la farà anche stavolta: è uno sportivo, è temprato, è coraggioso, è innamorato della vita. È innamorato di sua moglie Daniela. Merito anche suo se lui si è risollevato tutte queste volte? Molto probabilmente sì.

L’amore, laddove è Amore, fa miracoli. E non è un modo di dire. E proprio perché è amore, lei è rimasta al suo fianco 19 anni fa, lo è ancora adesso. Non è scontato? Allora non è amore.

Ieri in un’intervista al Corriere, Daniela ha affermato che è “disperata, ma non lo lascio solo”. Molte le condivisioni sui social commentate con “Che grande donna!”, “Incredibile”, “Pazzesca”. Tutti aggettivi che le appartengono, senza dubbio.

Ma allora cosa avrebbe dovuto fare: lasciarlo? Scappare? Cambiarlo? Mi chiedo: a che tipo di relazioni siamo abituati, se alla prima difficoltà mettiamo in conto di diventare degli eroi? Non dovrebbe essere il presupposto unico e ultimo di un’unione quello di amarsi per sempre? Sappiamo quello che recitiamo quando saliamo sull’altare o ci scambiamo durante le promesse? O quell’“Io accolgo te…” diventa solo uno slogan da tatuarsi sul braccio, ma nulla di più?

Tante volte mi hanno descritta come una donna coraggiosa, folle, incosciente, incredibile per quello che sto vivendo accanto a Teo. “Sei così giovane…”, qualcuno mi disse tanti anni fa, sottintendendo “Ma chi te lo fa fare?”. Ma io ho accolto e scelto Teo tanti anni fa come compagno di quel viaggio chiamato vita, ancor prima di firmarlo su un un contratto: io l’ho accolto e scelto con il cuore. E non dovrebbe essere sempre così, per tutti? Non sono coraggiosa, sono solo innamorata. Probabilmente lo sarà anche Daniela.

Non ho capito molto della vita, ma forse una cosa sì: per meno dell’amore, – qualunque cosa voi facciate, che sia un lavoro, lo stare insieme, un figlio – non ne vale la pena. Date retta a una povera stronza come me.

Alex Zanardi con la moglie Daniela in una foto di repertorio
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by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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