“Non ti credevo così”, “Sei molto diversa”, “Sei cambiata”. A decine di queste frasi mi sono state dette nell’ultimo periodo. E com’ero prima? Ero sempre così, o forse stavo solo esplorando un’altra Franci in un’altra fase della mia vita. I desideri nel profondo non li svelavo nemmeno a me stessa, ma a Teo non potevo nasconderli. Lui li vedeva tutti, dentro e fuori le lenzuola. Ero colta, ero curiosa, ero maliziosa, ero pura, ero disinibita, ero pudica, ero spudorata, ero verginale, ero santa, ero puttana. Ero tutto, davanti ai suoi…
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Il regalo più bello
È da tempo che sono in viaggio, sì, ma dentro di me. Mi dicono: sei cambiata, non sei più tu. Eppure non sono mai stata così me stessa. Ho smesso di nascondermi, mi sono fatta un regalo: si chiama consapevolezza.…
Un senso a questa situazione
Ogni due settimane si aggiunge un tassello alla libertà. È sempre più possibile andare ovunque, con chiunque. Ma io mi sto accontentando di vedere gite, luoghi e aperitivi solo in fotografia. E mi sa che lo farò ancora per un po’. Un po’ sono invidiosa, lo ammetto, mi manca l’uscire spesso di prima, ma là fuori non è ancora un posto sicuro e per Teo è sempre più faticoso farlo. “Se vuoi puoi uscire, come tutti gli altri”, mi ha detto l’altro giorno. “Voglio uscire, ma ancor più voglio il…
Buon proposito #47: perdonarsi e abbracciarsi
Oggi a yoga son riuscita a fare di nuovo Ardha Matsyendrasana, un asana di torsione che consiste nell’avvolgere le gambe intorno al corpo e abbracciarle con le braccia, per rivolgere il viso dietro la schiena. Non un asana difficile, ma per me lo era diventato. L’adipe accumulato soprattutto sull’addome mi impediva di voltarmi indietro e mi costringeva a trattenere il fiato. Oggi riesco a farlo di nuovo, e meglio. Ruotare la parte frontale del corpo, visibile, verso quella posteriore, più recondita, nell’hatha yoga rappresenta l’unione del conscio e dell’inconscio, della…
Buon proposito #28: avere il coraggio di cambiare
Fare un figlio è come fare un tatuaggio? Oggi mi son sentita dire che no, ovviamente è più importante un figlio. Io mi sento di dire che forse. Un anno e mezzo fa mi sono tatuata. Non contraria, ma nemmeno particolarmente fanatica, ho ceduto alla richiesta. Cosa mi ha fatto cambiare idea? L’amore. Per mia sorella e per ciò che il nostro tatuaggio rappresenta. È solo un disegno sulla pelle, ma per me è per sempre, perché ho scelto di farlo e ciò che rappresenta per me è sacro. Allo…
SeDici che vuoi cambiare le cose…
Abito in un piccolo paesello di provincia, uno dove ancora ci si muove a piedi per fare le commissioni, ci si conosce tutti e girano ancora i trattori per le vie. La scorsa settimana, come in molti altri Comuni d’Italia, abbiamo dovuto decidere la nuova amministrazione che ci governerà da qui in poi: non so se perchè probabilmente sono state le ultime elezioni nel luogo che mi ha visto crescere, o forse per via del lavoro, fatto sta che le ho seguite in modo più appassionato e da vicino. Ho…
SeDici di aver capito…
Partiamo. E partiamo forte con questo ‘anno del fare’, come è già stato ribattezzato dai miei amici e da chi ha appoggiato questo progetto. “Sì, ho capito”, “Vai tra’, ho capito”, “Tranquilla, ho afferrato”: quante volte al giorno vi capita di sentirle o dirle queste frasi, ormai entrate a far parte del linguaggio quotidiano come un mantra? E quante volte era vero quello che affermavate, ovvero che avevate capito davvero? Poche pochissime, immagino… Perché capita: capita di dirlo per tagliare corto un discorso scomodo, uscirsene indenni da una conversazione impegnativa,…
“You’ve got a friend”
Son giorni duri, carichi di tensione, di preoccupazioni, di paure e angosce: quando c’è di mezzo la malattia, anche provare a sorridere può essere molto dura, poiché annulla quel senso di meraviglia e di disincanto nei confronti del futuro, ti toglie la voglia di sperare, di guardare avanti, e così anche la voglia di vivere. Ti chiedi: “Perché devo continuare a lavorare, a mangiare, a sognare, se non ho la certezza di esserci?”. Eppure, se ci credi, i miracoli accadono. Accadono a chi ha gli occhi e il cuore predisposti…
#47: Dieci minuti
L’esercizio che vi propongo questa settimana non è farina del mio sacco, ma l’ho ‘rubato’ alla scrittrice e giornalista Chiara Gamberale, che ne ha appena scritto un libro e un editoriale su Vanity Fair. Parla di quei piccoli ma lunghi momenti in cui si fa buio nella nostra vita e non riusciamo a intravedere una luce in fondo al tunnel, una via d’uscita: qualcuno ci ha dato il benservito, ci ha fatto capire di essere inutili, non abbiamo più uno scopo e preferiamo così lasciarci vivere che vivere. Capita a…