Magritte ha sublimato la morte della madre nei suoi quadri, rappresentandola come un velo sui volti. Niccolò Fabi ha dedicato a sua figlia Lulù, scomparsa 10 anni fa, alcune delle sue canzoni più belle, tra cui “Attesa e inaspettata”. Lo stesso ha fatto Giorgia con il suo grande amore Alex Baroni, morto a causa di un incidente stradale. Io scrivo. Di me, di Teo, del nostro amore, della mia, della nostra vita. Ma non da ora che è morto. Ne scrivo da sempre, perché elaborare la vita mediante le parole…
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Cosa state aspettando per essere felici?
Cosa state aspettando per essere felici? Che si crei la condizione perfetta, che passi la paura di sbagliare, che la benedetta felicità arrivi da sola? Allora non sarete felici mai. Oggi una coppia mi stava raccontando che è riuscita a prender casa: una casa bella, un vero affare. Ma lui ha paura. Per la pandemia, per i soldi che scarseggeranno, per il lavoro che vacilla. Questa paura preventiva, di qualcosa che non si sa se si avvererà, gli sta impedendo però di gustarsi la gioia momentanea. E ne vale la…
La fine
Voi ci pensate mai alla fine? Alla vostra, intendo. Niente di astratto, proprio alla morte. Come sarebbe se me ne andassi, cosa lascerei, cosa resterebbe. Io spesso, e ne parlo anche. Fuor di retorica, vorrei esser deposta nella nuda terra, anche cremata va bene. Niente accrocchi ipocriti né di parole né di persone. Sulla lapide la scritta “Pigra, sincera e stronza”. Niente fiori, ma un cicchetto alla mia. Quando lo racconto, mi apostrofano con un “Ma cosa pensi!”. Perché no, invece? Quando abbiamo smesso di pensarci? Un tempo alla morte…
Buon proposito #45: avere fame
Siamo diventati bulimici. Affamati di sempre nuove cose, nuove emozioni, nuovi sentimenti, nuove esperienze. Ingoiamo, fagocitiamo, poi vomitiamo, senza nemmeno annusare l’odore, sentire il sapore, vedere l’effetto che fa. Il nuovo partner non manda abbastanza messaggi o non scopa abbastanza bene: via, scorri al prossimo profilo su Tinder. Il lavoro richiede troppo impegno, oppure c’è quella collega che non sopporto: via al prossimo colloquio. Sono appena tornato dalle vacanze estive: cazzo, devo già prenotare quelle natalizie. Il cane non mi ascolta, non ubbidisce, non sta buono: via, lo riporto in…
Buon proposito #36: ringraziare, sempre
Io e Teo ringraziamo tanto, ringraziamo spesso, anche quando non ce n’è bisogno, anche quando dovremmo essere noi a essere ringraziati. Teo aggiunge anche il gesto delle mani giunte, accompagnate da un lieve inchino, in senso di riverenza, di completa riconoscenza. Non so perché lo faccia, forse perché gli è stato tolto tanto. E mi piace pensare che quello che ha, che ottiene, sia una specie di ricompensa della sua totale onesta sincera trasparente gratitudine. Ecco, non aspettate che la vita vi tolga tanto, siate grati adesso: per un sorriso,…
Credere amare resistere
“Voglio credere amare resistere, forse così io posso dire di esistere”. Nek Avete mai sentito parlare della resilienza? Sicuramente sì, non si parla d’altro. Però, a chiedere cosa sia, nessuno lo sa. Nemmeno io ho ben chiare le idee. Ma credo somigli a un cagnolino che davano per spacciato, ormai andato, con le zampe posteriori quasi paralizzate e la vecchiaia che incombe pesante sulla schiena. Un cagnolino a cui la malattia ha tolto l’amato giro nelle campagne con annesso bagnetto nella roggia e la possibilità di fare i bisogni da…
Oh, vita!
“Come posso io non celebrarti vita? Oh, vita! Oh, vita!”. Jovanotti È successo ieri sera. E cazzo, ci sono ricascata stamattina. Ieri sera, mentre guidavo nel tramonto, tornando a casa da yoga. Stava cominciando a piovere, nell’aria quell’odore intenso e acre di erba bagnata. Scendendo, mi sono fermata un attimo sotto quelle gocce benedette. E chiudendo gli occhi, è successo: mi è scoppiato il cuore, mi sono sentita immensamente, eternamente grata. E non so bene neanche per cosa: in casa mia a volte c’è tanta sofferenza e difficoltà, da non…
Ridammi il sole
“Ridammi il sole che avevo dentro me, ridammi il sole che piove dentro me”. Zucchero Voi lo sapete cos’è l’ikigai? Ikigai è una parola giapponese che vuol dire “un motivo per cui vale la pena vivere”, “un motivo per cui svegliarsi la mattina con il sorriso”. Questa filosofia giapponese sostiene che se uno lo trova, può vivere anche più a lungo perché felice di esserci. Il mio ikigai credevo di averlo trovato: per me è scrivere. Scrivere è come l’aria, come l’ossigeno che respiro: potrei farlo sempre, in continuazione, senza nemmeno pensarci. Come il polmone lavora…
#4: Un sorriso per ricominciare a vivere
Alzi la mano chi non ha mai cercato su Internet un aforisma sul sorriso da dedicare a qualcuno o semplicemente da scrivere sull’agenda in un giorno a caso per farci una bella sorpresa! Tutti l’abbiamo fatto prima o poi, perché del sorriso non si può fare a meno. Primo, perché è un ottimo esercizio facciale per evitare il decadimento precoce di quei fantastici lineamenti armonici, propri del viso durante la beata gioventù, alcuni dicono addirittura che ridere o sorridere sia meglio del botox e io voglio crederci, perlomeno perché non…