La parola lealtà deriva dal latino “legalitas”, ovvero legalità, rispetto delle regole, delle leggi, cercare di agire sempre correttamente, secondo i principi morali e i codici prestabiliti. Ma non perché si è costretti, e qui sta la grande differenza, bensì perché lo si sceglie, per una questione di coerenza, di mantenere fede alle promesse fatte, a se stessi o agli altri.
Essere leali è un lavoro costante, 24/7: si può essere leali a casa, con la moglie o i figli, al lavoro con i colleghi, con gli amici, nello sport in campo… Essere leali è davvero una scelta di vita. Provate a pensarci: quante promesse facciamo tutti i giorni, anche sapendo che non riusciremo a mantenerle? “Dai, se fai il bravo sabato ti porto al luna park”, diciamo ai nostri figli, anche se magari nel weekend dovremo lavorare; “Lo faccio entro domani, non ti preoccupare”, diciamo al nostro capo, anche se non ce la faremo mai; “Mi ha fatto fallo”, urliamo verso l’arbitro, lasciandoci cadere, anche se sappiamo benissimo che non ci ha nemmeno sfiorato; “Io per te ci sarò sempre, nella buona e nella cattiva sorte”, abbiamo promesso solennemente alla nostra compagna, anche se il più delle volte vorremmo fuggire via dalle responsabilità; “Stasera parliamo e troviamo una soluzione”, diciamo all’amico che non riusciremo a vedere per via di un improvviso impegno lavorativo.
Ogni giorno diciamo qualche menzogna o perlomeno ci proviamo a essere migliori, ma poi ci perdiamo nei meandri delle nostre debolezze. E allora, come fare? O essere totalmente onesti con se stessi ed evitare di illudere coloro che hanno riposto la loro fiducia in noi, oppure fare solo le promesse che poi riusciamo a mantenere davvero. Nessuno è così integro e presente a se stesso da essere sempre il meglio per gli altri che vorrebbe per sè, ma nulla ci impedisce di provare a esserlo.
La lealtà è un lungo cammino, che porta prima di tutto alla conoscenza di sè e dei propri limiti: fin dove possiamo arrivare con la nostra abnegazione e la nostra onestà, quello coincide con la nostra integrità. Ma i limiti sono fatti per essere valicati, e oltre di solito c’è quella che chiamiamo felicità. Basta avere la voglia e il coraggio di alzarsi dagli allori, scrollarsi la polvere della coscienza e mettersi in cammino verso il nostro io migliore.

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