Oggi va in onda una nuova puntata de #ISondaggidellaFrancina: leggendo il Glamour qualche giorno fa, mi sono imbattuta in un articolo che chiedeva alle lettrici di raccontare il peggior appuntamento della propria vita, quello in cui va tutto storto o lui si comporta male o succede qualcosa che fa piegare in due dalle risate. I racconti pubblicati erano a dir poco esilaranti e mi hanno regalato dieci minuti di lacrime agli occhi. Così mi son detta: “Perché non rivolgere la stessa domanda alle mie amiche?”. Così su Facebook ho lanciato il sondaggio e il risultato, come al solito, non mi ha deluso per niente. Prendetevi cinque minuti di pausa, prima di chiudere il pc. Una risata allunga la vita, si dice: e allora concediamoci un momento di leggerezza per cominciare bene il weekend. Buone risate a tutte!
“Avevo 17 anni. Si fumava ancora all’interno dei locali. Uscivo con un compagno di classe. Un bravo ragazzo, troppo bravo per i miei gusti. Mi stavo annoiando, così mi sono messa a giocare con l’accendino. E mi ha preso fuoco una ciocca di capelli. Può bastare come pessimo appuntamento?” – Carolina
“Io volevo rimanere single tutta la vita, ero proprio convinta… Poi una notte d’estate arrivò lui! Che ridere il primo appuntamento: stavamo parlando, quando io me ne uscì con “No no, io non voglio sposarmi nè avere figli… Gli uomini sono palle al piede!”, e lui: “Allora cosa ci fai qui?”, e io: “Boh”. E fu così che dopo dieci anni siamo ancora qui… e mi ha pure convinto a sposarmi” – Valentina
“17 anni, filarino milanese conosciuto al mare, mi viene a trovare in treno. Stazione, un piccione mi fa la cacca in testa. Fine” – Lorena
“Esco con uno che mi piace un sacco, una sera però lui è particolarmente taciturno. Gli chiedo “Come mai sei così poco loquace stasera?”. Risposta: “Con me non devi parlare difficile”. Da allora ho istituito il test ‘loquace’ e ho bruciato il numero” – Denise
“Breve storia triste: passeggiata notturna romantica sul lungo mare. Gli viene la diarrea. Fine della storia” – Silvia
“Su questo posso scrivere un libro (purtroppo). Primo appuntamento con un ragazzo. Mentre eravamo in macchina, si ferma di colpo e corre dietro a una siepe a vomitare. Aveva preso un virus intestinale. Altra storia: primo appuntamento con un altro ragazzo. Usciamo, ci sediamo a bere una cosa su una panchina e a un certo punto mi chiede se sento un odore strano! Io davvero non sentivo nulla… Finché lui non mi confessò di aver indossato la maglia sbagliata e di aver messo quella sudata. Non mi abbracciò tutta sera. Ultima storia: terzo appuntamento con un altro ragazzo. Usciamo a bere una cosa e lui esagera con l’alcool. A fine serata (meno male che aveva già pagato tutto) si accorge di aver perso il portafoglio. Essendo mezzo brillo si convince che sia stata io ad averglielo rubato. Mi fermo qui” – Federica
“15/16 anni: un ragazzo a cui piaccio vuole uscire con me e io gli dico una bugia, tipo che mi è morto il gatto, oggi non posso. Me lo ritrovo sull’autobus mentre andavo alla discoteca pomeridiana, scendo di corsa per paura di affrontarlo. Prendo il bus successivo e me lo ritrovo pure su quello. Scendo di nuovo, riprendo il bus e me lo ritrovo di nuovo davanti. Alla fine è venuto in discoteca, ma credo sia stato un appuntamento forzato al limite dello stalking adolescenziale” – Valeria
“Sono uscita con un tipo una sera, mi viene a prendere con il Mercedes per andare a farci un giro. Dopo qualche km (ma nemmeno troppi) si accende la spia della benzina. E lui mi fa: “Non è che mi daresti 10 euro?”, “Ne ho 5”, “Ma con 5 euro manco ci metto in moto” e io: “Be’, bastano per portarmi a casa”. E così è stato: era uscito senza portafogli e con la macchina del fratello!” – Nunzia

Articolo molto carino ed interessante.
Alcuni spunti divertenti ed utili.
consulente d’immagine Elisa Negro
Grazie mille. In realtà, voleva essere una cosa divertente, giusto per ridere un po’ delle nostre ‘disgrazie’… 😉 A presto!