Il cancro è un dono? Lasciate che vi racconti non una, ma la mia, la nostra storia. Questa è la faccia di due giovani, che la mattina stessa si sono dovuti svegliare alle 6 per recarsi in ospedale per l’esame che ogni tre mesi decreta una sentenza. Questa è la faccia di due giovani che hanno messo in attesa la loro esistenza, una vita in cui la musichetta in sottofondo suona all’infinito e non smette, non smette mai. La sua è la faccia di una persona stanca, trasfigurata dal dolore, sfinito dalle cure, che spesso vuole farla finita, ma che sempre continua a lottare perché sa che non ha scelta, se vuole rimanere qui. La mia è la faccia della paura nascosta da un sorriso, della sospensione, dell’attesa. Alla nostra età, quando i nostri coetanei frequentano gli ospedali per fare morfologiche o amniocentesi, noi attraversiamo il reparto di oncologia, per farci dire se c’è ancora un futuro. A volte ci chiediamo…
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Dono di gioia
“Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo”. Quando lessi questa frase di Charles Dickens, mi piacque subito perché la trovai innegabilmente vera. Non so se tutti noi abbiamo una persona del genere nella nostra vita, ma io di sicuro sì. E sei tu. Te che ho incontrato ormai 13 anni fa e proprio oggi su Facebook una ragazza che entrambi conosciamo virtualmente, ma nessuno dei due di persona, mi ha scritto: “Eh, ma mi sa che tu hai ancora la stessa faccia da ebete di quando l’hai conosciuto anni fa!”, alludendo a quanto potessi essere innamorata. Te che la vita non finisce mai di prendere a schiaffi, ogni volta barcolli sì, ma resti in piedi, inarrestabilmente. Te che hai sogni grandi e bellissimi e io dico che ce la faremo a farli diventare realtà tutti, ma tutti tutti. Te che hai paura del futuro – un po’ come tutti –…
Un dono dal cielo
Mi è sempre piaciuta l’idea di nascere sotto Natale, quei giorni che precedono la festa più bella dell’anno, carichi di attesa, di affetto e di buoni sentimenti. Per carità, io amo il mio giorno di nascita, che sa di mosto e di foglie rosse, ma se avessi avuto la possibilità di scegliere un’altra data, avrei sicuramente indicato questo periodo dell’anno. Perché nonostante il freddo, le giornate più corte e la mancanza di sole, mi sembra che in giro ci sia più calore e più luce, forse perché quando si avvicina il Natale istintivamente tutti accendiamo il meglio dentro di noi e lo portiamo al di fuori. E perché per una famiglia in attesa dell’evento più bello, la nascita di un figlio proprio in questi giorni rappresenta una gioia doppia, un dono dal cielo, l’occasione per dire: “Ora siamo famiglia!”. Ecco, tu sei nato in questi giorni qui, ormai trent’anni fa. I tuoi genitori ti hanno dato un nome che significa…